Consiglio comunale aperto a Castrovillari sulla questione dello stabilimento Italcementi che, nel nuovo piano industriale predisposto dall’azienda, rischiava di essere declassato da impianto di produzione di cemento armato a semplice centro di macinazione con la conseguenz a della cassa integrazione per una parte dei lavoratori di cui dovrebbero restarne in servizio, secondo il nuovo piano Italcementi, solo 25 sui 110 prima in organico. Uno piraglio si è aperto con le trattative predisposte dal colosso tedesco del cemento, Heidelberg, per l’acquisto dello stabilimento di Castrovillari che dovrebbero concludersi entro sei mesi. All'assise comunale ha partecipato il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione che ha chiesto l'impegno fattivo del governo regionale sulla vicenda. “Con l’acquisto dello stabilimento da parte dei tedeschi – ha detto Guccione – è necessario che si interloquisca con i vertici della nuova azienda per capire quali sono le reali intenzioni, ma anche per sponsorizzare le caratteristiche dell’impianto di Castrovillari e porre le basi per un suo rilancio. La Giunta regionale deve chiedere al più presto al governo nazionale l’apertura di un tavolo di confronto con il ministro competente, la Regione Calabria e i vertici della Heidelberg per saggiare i piani futuri della nuova azienda per il sito di Castrovillari mettendo in evidenza che in questa area sono in itinere importanti investimenti economici che potrebbero rappresentare una straordinaria occasione di crescita anche per il cementificio di Castrovillari: i lavori sulla SS 106 tra Montegiordano e Sibari per 998 milioni di euro, l’ammodernamento dei 58 chilometri mancanti sull’Autostrada A3, gran parte dei quali insistono nella provincia di Cosenza, per 2 miliardi e 800 milioni di euro; la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide per un costo previsto di 200 milioni di euro".
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