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Domenica di sangue in Cisgiordania

Domenica di sangue in Cisgiordania

Una nuova ondata di violenza ha attraversato la Cisgiordania, segnando una domenica di sangue che ha visto almeno sei israeliani feriti e due palestinesi uccisi nonostante Israele abbia messo a punto severissime misure di sicurezza per far fronte ad attacchi che proseguono dall'inizio di ottobre scorso. Nelle ore che precedono la partenza di Benjamin Netanyahu- in procinto di viaggiare verso Washington, dove domani incontrera' Barack Obama- un palestinese si e' lanciato con la propria auto contro un gruppo di israeliani a un incrocio stradale a Nablus. Almeno quattro sono rimasti feriti, due gravemente. L'attentatore e' stato ucciso dalle forze di sicurezza che presidiavano un vicino posto di controllo.Piu' tardi a Beitar Illit, nell'area di un insediamento di coloni, una palestinese ha ferito a colpi di coltello una guardia, che ha risposto mettendo mano alla pistola e sparando. Non e' ancora chiaro se la donna sia rimasta ferita.

Un colono e' stato poi accoltellato nel villaggio di Nabi Ilyas, e i due aggressori sono fuggiti.
  Nonostante le ferite allo stomaco la vittima, residente nella colonia di Immanuel, e' riuscita a raggiungere un posto di controllo e da qui farsi trasferire in ospedale. Finora sono 73 i palestinesi e 9 gli israeliani morti in quela che e' stata definita "Intifada dei coltelli". La violenza era sembrata attenuarsi nei giorni scorsi ma gia' ieri vi erano stati incidenti, che a Hebron avevano lasciato a terra due israeliani, feriti da colpi d'arma da fuoco. La successione di attacchi, che il governo non riesce a fermare, sara' al centro dell'incontro tra il presidente americano e il premier israeliano, che con Obama affrontera' per la prima volta de visu il tema dell'accordo tra la comunita' internazionale e l'Iran relativo allo sviluppo del nucleare nella Repubblica islamica.

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