Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato - ai sensi di quanto previsto dall'art. 87 comma 11 della Costituzione - il Decreto con cui è stata concessa ad Antonio Monella la grazia parziale di due anni di reclusione. Monella è in carcere per aver ucciso un rapinatore che gli stava rubando l'auto sotto casa.
La decisione tiene conto del parere favorevole formulato dal Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria. Per effetto del provvedimento del Capo dello Stato all'interessato rimarrà da espiare una pena residua inferiore a tre anni. Essa rientra dunque nell'ambito di applicabilità dell'istituto dell'affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 dell'Ordinamento penitenziario). Nel valutare la domanda di grazia presentata da Monella il Capo dello Stato ha tenuto conto del comportamento positivo tenuto dal condannato durante la detenzione (iniziata l'8 settembre del 2014) e della circostanza che il percorso di educazione sino a ora compiuto potrebbe utilmente proseguire - se la competente Autorità Giudiziaria ne ravvisasse i presupposti - con l'applicazione di misure alternative al carcere. Monella è stato condannato in via definitiva alla pena di sei anni, due mesi e venti giorni di reclusione con sentenza della Corte di Assise di Appello di Brescia del 29 giugno 2012, confermata il 25 febbraio 2014, per il delitto di omicidio volontario.