Al vertice un 34enne originario di San Luca (Reggio Calabria), contiguo al clan Nirta-Romeo-Giorgi. La banda usava minorenni come pusher e si avvaleva dell'uso delle armi, secondo la Direzione distrettuale antimafia (Dda). Trovati "pizzini" di un boss detenuto che dava ordini sulle attività illecite.