Giovedì 7 gennaio, ufficialmente, la Cassazione tornerà ad avere i suoi vertici: davanti alla Prima sezione penale presteranno infatti il solenne giuramento di insediamento il neo Primo presidente Giovanni Canzio, il magistrato che ha guidato negli ultimi anni la Corte di Appello di Milano riscuotendo consensi e apprezzamento, e il presidente aggiunto Renato Rordorf. Quella di Canzio si annuncia come una presidenza 'forte'. Succede a Giorgio Santacroce. Nel suo discorso all'atto di prendere le redini del distretto giudiziario milanese, definì l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "un modello", e l'anno scorso nel discorso per l'inaugurazione dell'anno giudiziario disse che l' audizione del 'Colle' al processo sulla trattativa Stato-Mafia era stata "una dura prova" che "si poteva evitare". Sottolineò anche "il comprensibile, umano sconcerto" dell'opinione pubblica davanti alle assoluzioni per i processi Cucchi, Eternit, Berlusconi e per quello agli scienziati del sisma aquilano nei quali erano stati contestati eventi "pur gravi" e "rimasti impuniti". Per il magistrato che guiderà gli 'ermellini', si tratta di un ritorno a casa. In Cassazione, Canzio ci è stato per 14 anni e l'aula nella quale presterà giuramento il prossimo giovedì è la sua 'vecchia' aula di udienza prima di essere nominato dirigente del Massimario. Ad assistere al giuramento di 'Gianni', come lo chiamano amici e colleghi, ci saranno supremi giudici e anche membri del Csm. Con l'ufficiale ingresso in servizio, Canzio potrà intraprendere tutti gli adempimenti necessari per lo svolgimento della cerimonia dell'anno giudiziario alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.