E' considerato dagli investigatori un ordigno rudimentale seppure a basso potenziale quello trovato stamani davanti all'ingresso della filiale di Banca Etruria a Ponte San Giovanni, alla periferia di Perugia. E' stato disinnescato dagli artificieri dei carabinieri che stanno svolgendo accertamenti.
L'ordigno rudimentale era stato confezionato con una busta lasciata davanti all'ingresso dell'istituto di credito. Per precauzione gli artificieri l'hanno fatto esplodere. All'interno sono stati trovati dei chiodi arrugginiti, della polvere fertilizzante e delle pile per l'innesco. Materiali che - secondo i primi accertamenti - erano in grado di provocare una fiammata. La busta è stata lasciata probabilmente durante la notte. I carabinieri hanno subito avviato le indagini per risalire a chi l'abbia lasciata. Al vaglio degli investigatori anche le immagini di sorveglianza della zona.
"Condanniamo con determinazione il gesto di protesta avvenuto oggi a Ponte San Giovanni, alla periferia di Perugia". Lo affermano Federconsumatori e Adusbef circa il pacco bomba ritrovato oggi davanti alla filiale di Banca Etruria e disinnescato dalle Forze dell'Ordine. "La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione. Va condannata senza se e senza ma ogni forma di violenza", sottolineano le due associazioni, ricordando che saranno in piazza davanti alla Consob il 12 gennaio, alle 10.00. "Invitiamo i cittadini ad aderire alla protesta pacifica e democratica e di abbandonare ogni intento dettato dalla rabbia, che non porta ad alcun risultato, anzi si rivela controproducente e dannoso", dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.