"Sono già 40 le città mobilitate per scendere in piazza il prossimo 23 gennaio": ne dà notizia Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. "Da quando venerdì scorso abbiamo lanciato, assieme alle altre associazioni lgbt, l'appello a Parlamento e Governo per l'uguaglianza delle coppie formate da persone dello stesso sesso, una dopo l'altra sono cominciate ad arrivare le adesioni". Tra le città principali che hanno confermato le manifestazioni, Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Roma, Torino, Trento, Trieste. In piazza gli attivisti e le attiviste porteranno con sé orologi e sveglie, per suonare concretamente la sveglia a un Paese che attende da troppo tempo il riconoscimento dei diritti delle persone lgbt. "In queste ore - prosegue Piazzoni - apprendiamo dell'ulteriore slittamento della discussione in aula del ddl sulle unioni civili. Un fatto che è ormai una consuetudine nel dibattito parlamentare su questo tema, ma che non intacca la nostra determinazione: il 28 gennaio con occhi e orecchie ben aperti presidieremo il dibattito dell'aula. Nessun passo indietro dovrà essere fatto rispetto all'attuale proposta di legge, perché tanti sono i passi in avanti che il nostro Paese deve ancora compiere per tagliare il traguardo dell'uguaglianza" conclude.