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Morto da mesi in casa, trovato durante esecuzione sfratto

carabinieri

Morto da mesi in casa e trovato dall'ufficiale giudiziario presentatosi con l'ingiunzione di sfratto per morosità. Il dramma della solitudine e dell'emarginazione si è consumato a Susà di Pergine, un piccolo paese della Valsugana. Secondo i primi accertamenti medici, il decesso dell'uomo, un quarantenne originario della provincia di Venezia, avvenuta per cause naturali, potrebbe risalire a circa 10 mesi fa. Da mesi la proprietario della casa non riceveva l'affitto e, dopo aver tentato invano dei contatti con l'inquilino moroso, ha richiesto l'avvio della pratica di sfratto. Da mesi non venivano pagate anche le bollette per la fornitura elettrica. Ieri la proprietaria, con l'ufficiale giudiziario, ha fatto forzare la porta dell'abitazione da un fabbro. All'interno, nella camera da letto, la macabra scoperta: l'uomo era sotto le coperte in avanzato stato di decomposizione. Gli abitanti del paese esprimono stupore per questa vicenda, sulla quale i carabinieri hanno avviato ulteriori accertamenti. Secondo i vicini di casa l'uomo, venuto ad abitare in Trentino da circa tre anni, era schivo e di poche parole, ed era difficile capire se abitasse nella casa o si fosse trasferito. Le imposte della finestre - dicono - erano sempre chiuse. Pare che l'uomo da tempo avesse perso il lavoro di infermiere e fosse entrato in crisi. (A.A.)

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