Risparmio sacro, investimenti consapevoli. Secondo questo principio, il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti, intervistato dal Quotidiano nazionale, propone di estendere le tutele per i depositi oltre 100mila euro che, con le nuove regole sulle crisi bancarie (bail-in), sarebbero chiamati a contribuire alle perdite. Alla domanda su come si ponga il governo dopo che l'Ue ha gelato Bankitalia sulla revisione del bail-in, Zanetti afferma: "Ragionare su qualche affinamento è possibile, ma senza stravolgere l'impianto generale: i soldi dei contribuenti non possono essere un bancomat per salvare chi investe in azioni e obbligazioni bancarie, purché ovviamente lo faccia in modo consapevole, altrimenti è giusto un aiuto". "Andrebbe valutata - spiega quindi - l'opportunità di aumentare le tutele anche per i correntisti oltre 100mila euro. Deve essere chiaro che se investi in titoli bancari ti assumi un rischio, ma il risparmio rimane sacro. Su questo tema l'Europa deve accettare un dialogo: non passi il messaggio che i conti correnti non sono sicuri". "In maggioranza - aggiunge Zanetti -siamo i più intransigenti sponsor di una commissione di inchiesta: nessuna irresponsabile accusa a scatola chiusa. Per Bankitalia il bail-in è un problema in più: finché 'mamma debito' ripiana le perdite, l'attenzione dell'opinione pubblica nell'accertare le responsabilità è meno alta". In settimana il consiglio dei ministri varerà il pacchetto banche. Alla domanda se ci saranno anche i rimborsi ai risparmiatori, Zanetti replica: "Dovrebbe esserci l'autoriforma delle Bcc, il sistema di garanzie per le sofferenze bancarie e misure per velocizzare il recupero crediti. I decreti per i rimborsi sono in dirittura di arrivo: se non questa settimana, la prossima. I tecnici hanno fatto il loro lavoro, ora ci sarà la scelta politica sul mix di criteri per gli indennizzi: anzianità, percentuale del patrimonio investito, rendimento". "Stabilito il numero degli aventi diritto - prosegue -, i 100 milioni saranno suddivisi in percentuale. Non è che qualcuno sarà rimborsato totalmente e qualcun'altro avrà zero". "Scelta Civica - rivendica quindi Zanetti - si inserisce nel solco di quel riformismo di area liberale e repubblicana, ben più determinante dei freddi numeri che esprimeva. Spero che quell'8,3% di elettori che ci votò nel 2013 consideri quanto di più potremmo fare ricompattandoci, anche con l'Italicum. E che ciò sia vero, lo dimostra il rimpasto di governo". (ANSA)
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