Lunedì 23 Dicembre 2024

Raid russo su ospedale: 9 morti

Raid russo su ospedale: 9 morti

E' di 9 morti il bilancio di un attacco aereo russo su un ospedale gestito da Médecins Sans Frontières (Msf) nel nord della Siria. Lo riferisce la tv al Jazeera. Msf conferma la distruzione totale dell'ospedale di Maarrat Numan, a Idlib, senza fornire un bilancio delle vittime. "Sembra essere stato un attacco deliberato contro una struttura sanitaria, e lo condanniamo nel modo più fermo possibile", ha detto Massimiliano Rebaudengo, capo delle operazioni di Msf per la Siria. L'ospedale è stato colpito da quattro missili a distanza di minuti uno dall'altro. Msf non ha fornito il numero dei morti, ma ha detto che otto membri del personale sono dispersi. La struttura sanitaria aveva 30 posti letto e 54 operatori medici e paramedici. La clinica offriva assistenza a una popolazione di 40.000 persone

E' di almeno 14 uccisi il bilancio di un attacco aereo governativo siriano su un ospedale nel nord della Siria. Lo riferisce la tv al Jazeera, confermando quanto apparso in precedenza su altri media. L'attacco missilistico ha colpito i reparti di ginecologia e pediatria della clinica di Azaz, a nord di Aleppo.

Mosca, continueremo raid Aleppo anche con tregua - La Russia continuerà a bombardare la zona circostante Aleppo anche se si dovesse arrivare ad un accordo sul cessate il fuoco in Siria. Lo dice il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax.

Mosca, con bombe Turchia sostiene terrorismo  - Il bombardamento del territorio siriano da parte di Ankara equivale a "un manifesto sostegno al terrorismo internazionale e alla violazione delle risoluzioni del consiglio di sicurezza dell'Onu". Lo sostiene il ministero degli Esteri russo. "La Turchia - aggiunge - continua a favorire la penetrazione illegale di forze fresche jihadiste e mercenari armati in Siria". Lo riporta Interfax.

Medvedev, con truppe di terra conflitto 'infinito' - Un eventuale invio di truppe di terra rischia di far diventare "infinito" il conflitto in Siria: lo ha detto il premier russo Dmitri Medvedev in un'intervista al settimanale Time ripresa dal sito internet del governo russo. "La Russia - ha precisato Medvedev - non intende restare in Siria per sempre. Noi - ha proseguito - siamo li' per compiere una missione limitata e specifica che e' legata alla protezione dei nostri interessi nazionali". (ANSA)

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