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Il 22 dicembre s'inaugura
la Salerno-Reggio

A/3 Salerno Reggio Calabria

 "Siamo a metà, la legislatura finisce nel febbraio 2018". Matteo Renzi in una conferenza alla stampa estera traccia il bilancio di due anni di governo che ricorrono oggi, a ventiquattro mesi dal suo giuramento. Europa, Stati Uniti, politica estera ma anche riforme e diritti il premier traccia un ampio bilancio. E annuncia che entro la fine del 2016 verrà inaugurata la Salerno-Reggio Calabria.

"E' certo - ha detto Renzi - che in due anni molte iniziative stanno andando avanti, l'Italia aveva il segno meno al pil e ora ha il segno più, ancora non sufficiente, così come sull'occupazione, c'era una legge elettorale bloccata che abbiamo fatto così come la riforma della scuola". "L'Italia c'è ed è forte ma c'è ancora molto da fare ed io ho ancora la fame del primo giorno. Fare il primo ministro in Italia non è facile, ha un passato strepitoso ma è un'esperienza affascinate. Posso dire che il futuro è tornato di casa in questo paese", aggiunge Renzi rivendicando i risultati di due anni di governo.

Salerno-Reggio Calabria - "Fatemi fare una pubblicità progresso. Come sembrava impossibile concludere la variante di valico, so che non ci crederete, ma il 22 dicembre inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria". Lo annuncia il premier Matteo Renzi alla stampa estera.

Il rapporto con l'Ue - "O l'Europa cambia o rischia di vanificarsi la più grande operazione di costruzione di un istituzione politica. Ora l'Ue non funziona, l'Italia lavora per correggere la rotta non per qualche briciola di compensazione ma per ricostruire l'ideale europeo". Così Matteo Renzi nell'incontro con la stampa estera, a Roma.  "I rimpatri vanno fatti come Europa e non come Italia o come singolo paese, abbiamo fatto più rimpatri di tutti, noi non siamo per il lassismo. L'impegno con la Turchia è giusto ma non risolve tutto, noi abbiamo detto sì e abbiamo posto un problema. Ora le spese per la Turchia sono fuori dal patto di stabilità. L'emigrazione è un problema che durerà anni, bisogna essere attrezzati per gestirlo".

Brexit -  "Ho già abbastanza problemi con i politici italiani per mettermi a discutere anche con gli inglesi". Con questa battuta Matteo Renzi risponde a una domanda della stampa estera sul 'no' annunciato da alcuni politici inglesi al referendum sull'uscita dall'Unione europea. "La partita - sottolinea Renzi - se la giocherà Cameron insieme a tante altre personalità, al leader dei laburisti e agli ex primi ministri, anche con presenza di personalità inglesi e internazionali. Sarà una campagna molto difficile, Cameron è un campione delle campagne elettorali, gli faccio un gigantesco in bocca al lupo. Ma è del tutto naturale che la partita si giocherà nell'opinione pubblica inglese: non credo di essere nelle condizioni di fare un pronostico, spero vincano i sì", aggiunge.

Spending review - "Il deficit italiano è il più basso degli ultimi dieci anni" grazie ad una spending che "è ai livelli più alti di quelli immaginati da Cottarelli: lui stimava 20 miliardi noi l'abbiamo fatta di 25, una cura da cavallo". Così Matteo Renzi difende i dati macroeconomici del suo governo nell'incontro con la stampa estera. Sulla crescita "siamo passati dal meno al più" ed il paradosso della ripresa dei consumi è che è aumentato l'importo dalla Germania e "in virtù di questo il nostro pil è diminuito dell'0,2".

Usa 2016? Tifo per Hillary Clinton - "Se parlo da presidente del Consiglio, lavoreremo con chiunque sarà presidente della Repubblica degli Usa. Se parlo da cittadino e segretario del Pd, dico che nel rispetto della grande democrazia americana io faccio il tifo per Hillary Clinton". Così risponde il premier Matteo Renzi a una domanda della stampa estera. Poi scherza: "Non dovevo dirlo?". E ancora: "Forse vi aspettavate un endorsement per Trump o per Rubio o per Sanders... La cosa bella delle primarie è che dopo un po' ne restano pochi...".

Referendum - "Il referendum non sarà una passeggiata per nessuno: David l'ha detto con estrema chiarezza dal primo momento e tutti noi sappiamo che il dibattito sarà sui dettagli dell'accordo ma soprattutto su una certa idea di Europa", ha detto il premier. "Si è raggiunto un ottimo compromesso per tutti ma il cittadino che va a votare al referendum vota sì per un'idea, se l'Europa è ancora è attrattiva o no e questo appeal nel Regno Unito è sempre stato più contrastato che altrove", ha aggiunto. 

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