C'è "condivisione" nel gruppo Pd al Senato sulla scelta del governo di presentare un maxiemendamento alla legge sulle unioni civili senza l'articolo 5, che riguarda la "stepchild adoption". La linea non è stata sancita da un voto ma, spiegano diverse fonti di maggioranza e minoranza, deriva da una condivisione emersa nel dibattito. L'impegno del governo è non stravolgere il testo Cirinnà nell'emendamento, recepire le modifiche di Lumia già condivise nel gruppo e stralciare dal testo il tema adozioni. Intanto Matteo Renzi replica a muso duro al Movimento cinque stelle e tira dritto nella strada dell'accordo di maggioranza con Ncd sulle Unioni civili e sulla fiducia anche dopo la bocciatura da parte di Pietro Grasso dei 'canguri'.
"Nonostante le difficoltà dei numeri in Senato dobbiamo andare avanti sul tema dei diritti", ha detto Renzi all'assemblea Pd al Senato, secondo quanto riferiscono i presenti. Il premier, spiegano, faceva riferimento non solo alle unioni civili ma anche a temi come adozioni e cittadinanza. "Sul maxiemendamento con fiducia possiamo approvare la legge al Senato in massimo una settimana e due mesi alla Camera", ha detto il premier, a quanto riferisce chi è presente, nell'assemblea Pd chiamata a decidere se sostenere la scelta del governo di intervenire sulle unioni civili.
Nel maxiemendamento che il governo dovrebbe presentare sulle unioni civili e sul quale potrebbe mettere la fiducia, non ci sarà la "stepchild adoption", ha confermato Renzi all'assemblea Pd, spiegando che il testo Cirinnà sarebbe corretto con gli emendamenti Lumia, sul quale era già stato raggiunto un accordo nel Pd, ma sarebbe stralciato l'articolo 5 che riguarda l'adozione del figlio del partner.( A.A.)
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