Ragusa - È completo da quasi dieci anni, ma non è mai entrato in funzione. È il centro di compostaggio di Ragusa. Doveva essere uno dei primi in Sicilia, ma è ancora chiuso. Adesso, finalmente, il Dipartimento regionale acqua e rifiuti ha firmato l’autorizzazione all’esercizio. Si tratta del passo propedeutico all’appalto per l’affidamento della gestione della struttura, che si dovrà occupare dello smaltimento della frazione umida dei rifiuti.
La “buona novella” l’ha portata da Palermo il presidente della Srr di Ragusa Vito Fornaro, sindaco di Chiaramonte Gulfi. «Si tratta – ha sottolineato Fornaro – della conclusione di un lungo iter che finalmente vede la possibilità di poter utilizzare un impianto strategico per la raccolta dei rifiuti». Il presidente della Srr rimarca che siamo, nei fatti, vicini «all’effettiva attivazione del Centro di compostaggio di Cava dei Modicani».
La “road map” per arrivare all’apertura è assai breve: «Si procederà alla pubblicazione del bando di gara che consentirà d’individuare il gestore dell’impianto». Poi, potranno essere aperti i cancelli e il Centro di compostaggio potrà iniziare quell’attività di riciclo della frazione umida dei rifiuti, consentendo a tutti i comuni iblei un sostanzioso risparmio, visto che, attualmente, questa parte dei rifiuti viene conferita in strutture assai distanti dal territorio ibleo.
Il passaggio immediatamente precedente all’autorizzazione era stato consumato l’11 novembre, in conferenza di servizio. In quell’occasione, la Srr ragusana era stata autorizzata a gestire l’impianto per dieci anni. «È stata – aggiunge Fornaro – accolta inoltre la richiesta di aumento della potenzialità del venti per cento: l’impianto passa da una capacità annua di progetto di 14mila tonnellate a 16.800 tonnellate».
I risultati ottenuti in pochi mesi dalla Srr portano il presidente Fornaro a rimarcare che siamo di fronte «ad una vera e propria svolta nei sistemi di gestione integrata dei rifiuti, che vede i comuni principali attori per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata delle nostre città. Si potranno avere – rimarca ancora il sindaco di Chiaramonte Gulfi – notevoli risparmi a vantaggio delle comunità». Senza dimenticare che, con il Centro di compostaggio attivo, la Srr potrà cominciare a guadagnare soldi, a tutto beneficio dei contribuenti del territorio provinciale. Al Centro di compostaggio ragusano si erano interessati, nel recente passato, diversi comuni siciliani. Segnali d’interesse erano arrivati pure da centri calabresi e campani. Adesso, forse, quest’attenzione potrà trasformarsi in contratti e, quindi, in denaro contante.
Ma il lavoro della Srr non è ancora completo. In provincia, infatti, c’è un altro Centro di compostaggio. È stato realizzato a Vittoria, ma, come quello di Ragusa, è inesorabilmente chiuso. Fornaro annuncia che per l’impianto di Vittoria adesso si seguirà lo stesso iter per arrivare alla sua apertura. Altra tappa fondamentale è riuscire ad ottenere dalla Regione l’approvazione del piano d’ambito provinciale per la gestione dei rifiuti. In questo modo, si potrebbe anche procedere ad un unico appalto per la raccolta differenziata, lucrando prezzi più convenienti e, di conseguenza, meno onerosi per i cittadini che, poi, dovranno onorare le fatture attraverso il pagamento della tariffa.
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