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Indagato l'ex delegato Coni Sasà Cintolo

Sasà Cintolo Coni Ragusa

RAGUSA – Ci sarebbe stato un conto corrente di cui il Coni nazionale era del tutto all’oscuro e nel quale sarebbe stata versata una parte dei fondi concessi dalla Regione Siciliana per la gestione della Scuola Regionale dello Sport. La carta di credito connessa al conto corrente sarebbe stata in uso all'allora presidente e successivamente delegato del Coni provinciale Sasà Cintolo, che, anche per questo motivo, è stato sospeso dalla carica. Le presunte irregolarità sarebbero emerse nell’ambito di un controllo amministrativo e contabile disposto dall’ufficio di vigilanza di Roma, che avrebbe segnalato tutto alla procura iblea e alla corte dei conti per verificare l’esistenza di probabili attività illecite. Ad inizio mese il Coni di Ragusa era stato commissariato e a questo punto le due vicende sembrano correlate. Cintolo, che non aveva affatto preso di buon grado le decisioni giunte da Roma, è stato presidente del Coni sin dal 1984. Dal gennaio 2013 era diventato delegato provinciale del Coni, così come prevede il nuovo statuto. Cintolo è stato anche direttore della Scuola regionale dello Sport che dal 2012 è stata affidata al comitato provinciale. Il comitato regionale aveva giustificato la decisione per la volontà del Comitato Olimpico di procedere al rinnovamento di tutti i comitati provinciali. Ma il comitato regionale aveva di fatto commissariato Ragusa, affidandolo al segretario della giunta regionale del Coni Nuccio Lionello. Si tratta di una nomina temporanea in attesa dell’insediamento del successore di Sasà Cintolo. Il presidente del Coni Sicilia Sergio D’Antoni aveva precisato che «l´impegno del Coni per il mantenimento della Scuola dello sport ragusana resta immutato e nulla ha a che fare la sorte della struttura con le ragioni che hanno portato alla revoca dell´incarico di Cintolo. Motivazioni che restano strettamente legate – aveva concluso – a comportamenti individuali».

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