Si aggrava il bilancio delle stragi di Bruxelles. Sale a 32 il numero dei morti dopo il ritrovamento di un altro cadavere all'aeroporto, e 270 feriti. E arriva la notizia che uno degli attentatori, Ibrahim Bakraoui, sarebbe stato già fermato in Turchia e segnalato come foreign fighter ma rilasciato dal Belgio. A rivelarlo lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riportato dalla Cnn turca. Ankara ha informato Bruxelles il 14 luglio dell'arresto di un 'foreign fighter' a giugno ma, riferisce Erdogan, le autorità belghe non hanno trovato legami con il terrorismo.
Sono quattro i terroristi coinvolti negli attentati di ieri a Bruxelles: tre sono morti da kamikaze, il quarto - l'uomo con il cappello nella foto diffusa dalla polizia - è in fuga. Il procuratore federale belga Frederic Van Leuw oggi ha aggiunto altri tasselli per ricostruire gli attentati che hanno colpito Bruxelles. Dei tre kamikaze, solo due sono stati identificati. Si tratta dei fratelli Bakraoui: Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e Khalid, che invece si è ucciso nella metropolitana a Maelbeek. Né il secondo kamikaze dell'aeroporto (quello a sinistra nella foto), né l'uomo in fuga sono stati identificati. Khalid, nato a Bruxelles e di nazionalità belga, si è fatto esplodere nel secondo vagone di un treno che proveniva dalla stazione di Schuman (che serve le sedi della Commissione e del Consiglio europei, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di Arts-Loi.
Un lungo emozionato minuto di silenzio ha avvolto tutta la città. Tantissime le persone raccolte a Place de la Bourse, la piazza centrale diventata il luogo dell'omaggio alle vittime, con candele, palloncini e scritte con gessetti. Ma tanti anche per strada, attorno alle Istituzioni europee, a pochi passi dalla stazione della metro di Maelbek dove è esploso uno dei due ordigni delle stragi di ieri.