E dopo l'ondata di arresti di ieri a Bruxelles e Parigi, continuano le indagini. Sarebbe stato identificato e arrestato il terzo componente del commando a Zaventem: Faysal Cheffou, è l'uomo col cappello. Confermata la morte dell'italiana Patricia Rizzo, deceduta nell'attentato alla stazione metro di Maelbeek. La procura di Charleroi smentisce che l'uccisione di un agente di sicurezza di un impianto nucleare sia legata ad una pista terroristica. Nel suo discorso settimanale il presidente Obama assicura: "Noi difendiamo gli amici". C'è stato un falso allarme bomba nel quartiere di Bascule, a Bruxelles: fatto brillare uno zaino. Mariah Carey annulla il concerto previsto nella capitale belga per timori sulla sicurezza. Infine l'aeroporto Zaventem non riaprirà prima di martedì. Lo scalo è chiuso ai passeggeri dallo scorso martedì, giorno dei tragici attentati.
Il free-lance Faysal Cheffou è l'uomo col cappello - E' Faysal Cheffou il terzo uomo, quello con il cappello nero nelle immagini delle videocamere, che ha partecipato alla strage dell'aeroporto di Bruxelles martedì scorso. Lo scrive il quotidiano belga Le Soir sottolineando che comunque ancora non è arrivata una conferma dalla Procura. Cheffou è stato fermato giovedì sera e il suo arresto è stato confermato ieri dopo un lungo interrogatorio. E' stato identificato grazie alla testimonianza chiave del tassista che martedì aveva accompagnato il commando a Zaventem.
Il giudice in carica dell'inchiesta sugli attentati di Bruxelles ha confermato l'arresto per Faysal Cheffou, con l'accusa di partecipazione ad attività terroriste in relazione agli attacchi di Bruxelles.
Prima Parigi, poi Bruxelles. Stesso obiettivo - fare più morti possibili - e stessa cellula. Più passano le ore e meglio si definisce una trama del terrore unica, che dal Belgio si estende alla Francia, ma che presto potrebbe arrivare al capitolo finale. Ne è convinto il presidente francese Francois Hollande: la cellula terroristica che ha colpito negli attentati di Parigi e Bruxelles sta per essere "annientata", anche se potrebbero essercene altre. Poco importa, forse, che Salah Abdeslam abbia deciso di chiudersi nel silenzio dopo gli attentati di martedì. Le indagini nelle due capitali proseguono, si intrecciano, e continuano a dare frutti. Lo dicono gli arresti delle ultime 24 ore. Ad Argenteuil, nella banlieue parigina, è stato sventato un piano "in fase avanzata" e fermato il suo ideatore, legato a quell'Abbaoud che era la 'mente' del 13 novembre.
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