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Renzi difende Boschi
M5S: sfiducia subito

Renzi difende Boschi M5S: sfiducia subito

E' stata "inopportuna" la telefonata del ministro Federica Guidi al compagno per rassicurarlo sul via libera a un emendamento. Ha sbagliato ed è "giusto che vada a casa". Ma autorizzare con quell'emendamento il progetto Tempa Rossa era "sacrosanto" e il ministro Maria Elena Boschi ha compiuto un "atto dovuto" controfirmandolo. E' tutta qui la linea di Matteo Renzi sulla vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi. "La musica è cambiata, ora ci si dimette", rivendica il premier, che non intende prestare il fianco all'offensiva politica che investe il governo. Ma le opposizioni sono sulle barricate e la minoranza Pd chiede chiarezza. Beppe Grillo suona la carica al grido di "Boom, salta tutto". E mozioni di sfiducia al governo sono annunciate da Cinque stelle, Lega e Forza Italia. Il passo indietro di Guidi non basta a placare la polemica per quanto emerge dall'inchiesta di Potenza che vede indagato il compagno del ministro. E così Renzi interviene in prima persona da Washington, dov'è a un vertice sul nucleare. Il suo governo, rivendica, è "diverso" da quelli passati. Perché Annamaria Cancellieri, ministro di Letta, non lasciò per una telefonata "inopportuna" ai Ligresti, mentre ieri la prima a dire 'lascio la carica per opportunità politica' è stata Guidi: qualcosa in Italia è cambiato", dice Renzi. Non solo. Il premier 'blinda' anche la posizione della Boschi che ha agito, spiega, da ministro per i Rapporti con il Parlamento: tutti gli emendamenti del governo passano da lei. "Da regolamento li devo autorizzare", conferma la stessa Boschi. E sia lei che Renzi difendono la scelta di autorizzare il progetto di Tempa Rossa, per lo smaltimento dei rifiuti delle raffinerie nel porto di Taranto: "E' strategico per il Paese e prevede molti occupati al Mezzogiorno, lo rifirmerei domattina".

E le opposizioni sono andate all'attacco dopo le dimissioni del ministro Federica Guidi. La scelta per "opportunità politica" per l'inchiesta della Procura di Potenza sulla gestione delle attività estrattive del petrolio lucano, al momento bloccate. "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d'accordo anche Mariaelena, quell'emendamento", dice in una telefonata intercettata con il compagno Gianluca Gemelli, indagato. Gemelli, 41 anni, si è dimesso da Commissario di Confindustria Siracusa con una nota inviata al Segretario dei Probiviri Confederali.

Secondo quanto riportano oggi i quotidiani La Repubblica (nella sua edizione cartacea) e il Corriere della Sera (sul suo sito web), anche il capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, è indagato per traffico illecito di rifiuti nell'inchiesta di Potenza che ha già fatto dimettere l'ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi.

Nel mirino anche il ministro Maria Elena Boschi con i cinque stelle che chiedono le dimissioni di tutto il governo e fanno sapere che presenteranno una mozione di sfiducia in questo senso. Mozione che la Lega si dice pronta ad appoggiare. Il movimento cinque stelle e la Lega 'chiamano', tra l'altro, la sinistra dem a votare.

"Booom. Salta tutto", scrive Beppe Grillo sul suo profilo facebook con un link che rilancia un articolo sul suo blog nel quale chiede le dimissioni del governo per l'inchiesta petrolio. 

 

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