Sale a 12 vittime e a 25 soldati feriti il bilancio dell'attacco lanciato oggi da militanti dell'Isis all'impianto statale di gas nella città irachena di Taji, circa 20 chilometri (12 miglia) a nord di Baghdad. Funzionari iracheni hanno riferito che l'assalto è iniziato all'alba con l'esplosione di un'autobomba davanti al cancello principale dell'impianto. In un secondo momento diversi kamikaze e militanti dello Stato islamico hanno fatto irruzione nell'impianto a gas e si sono scontrati con le forze di sicurezza, ferendo 25 soldati.
L'agenzia di stampa Aamaq, vicina ai jihadisti, accredita l'attacco ad un gruppo di "soldati del Califfato". L'Isis controlla ancora aree significative nell'Iraq settentrionale ed occidentale, inclusa la seconda principale città del Paese, Mosul. L'Isis ha recentemente aumentato gli attacchi lontano dalla prima linea in una sorta di campagna che i funzionari iracheni considerano un tentativo di distogliere l'attenzione dalle loro recenti perdite sul campo di battaglia. Da mercoledì scorso oltre 100 persone sono state uccise in una serie di attentati a Baghdad e in altre zone dell'Iraq.
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