Il relitto dell'aereo di Egyptair, un Airbus A320-232, scomparso dai radar questa notte mentre era in volo fra Parigi e Il Cairo è stato individuato al largo dell'isola greca di Karpathos, in acque territoriali egiziane. In questa zona il capitano di un mercantile aveva detto di avere visto fiamme nel cielo questa notte a circa 240 chilometri a sud dell'isola.
Sull'aereo c'erano 66 persone a bordo, di cui 56 passeggeri di 12 nazionalità ma nessun italiano. Ma è giallo sull'Sos. "Non si può escludere" alcuna ipotesi, compreso l'attacco terroristico, ha detto il premier egiziano Sherif Ismail che si è recato nel centro di coordinamento delle operazioni, rispondendo ad una domanda precisa in tal senso.
Per il momento c'è una sola certezza: il velivolo è precipitato in mare quando si trovava a poche centinaia di chilometri dalle coste egiziane. Una fonte dell'aviazione civile egiziana ha infatti confermato negli ultimi minuti "la possibilità della caduta dell'aereo", dato che il velivolo "non è atterrato in nessun aeroporto vicino". Ancora nessuna ipotesi ufficiale, invece, sulle cause del disastro.
Per il primo ministro francese Manuel Valls, intervistato da radio RTL, "non si esclude alcuna ipotesi" sulla scomparsa dell'aereo. Intanto, una riunione interministeriale di crisi si è tenuta all'Eliseo con il presidente Francois Hollande alle 8.30 e il capo dello Stato francese ha parlato questa mattina al telefono con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, con il quale ha concordato una "stretta cooperazione" per stabilire le circostanze della scomparsa del volo. Il volo MS804 era partito dall'aeroporto Charles de Gaulle alle 23.09 di ieri e sarebbe dovuto arrivare al Cairo alle 3.15 ora locale. In particolare, l'ultimo contatto è avvenuto 10 minuti prima della scomparsa e la sua ultima apparizione sui radar è stata rilevata dopo essere entrato per 10 miglia (circa 16 km) nello spazio aereo egiziano - alle 2.30 di oggi - quando si trovava a un'altitudine di 37mila piedi (circa 11.300 metri) sul Mediterraneo a circa 280 chilometri dalla costa egiziana.
E' giallo invece sull'eventuale invio di un messaggio di Sos. Fonti dell'EgyptAir avevano riferito che poco prima della sparizione dai radar, alle 2.26, dall'aereo era partito un Sos, mentre un segnale di emergenza è stato captato alle 4.26, circa due ore dopo aver perso le tracce del velivolo. Quest'ultimo segnale, secondo la compagnia, potrebbe essere stato inviato dall'apparecchiatura per la localizzazione dell'aereo installata a bordo. Ma il primo ministro Sherif Ismail ha smentito la notizia, affermando che "non vi è alcuna informazione" sull'accaduto. Ad ulteriore conferma dell'ipotesi secondo cui l'aereo è precipitato in mare c'è la testimonianza del capitano di un mercantile, il quale ha detto di avere visto fiamme nel cielo questa notte a circa 240 chilometri a sud dell'isola greca di Karpathos.
Oltre ai 56 passeggeri (30 egiziani, 15 francesi, un britannico, un belga, due iracheni, un kuwaitiano, un saudita, un sudanese, un portoghese, un algerino, un canadese e un ciadiano) a bordo c'erano anche tre addetti alla sicurezza e sette membri dell'equipaggio. Squadre speciali dell'esercito egiziano insieme a uomini dell'esercito greco sono impegnate nelle ricerche. In particolare, il ministero della Difesa greco ha inviato due aerei e una nave, mentre alcuni elicotteri sono pronti al decollo sull'isola di Karpathos per eventuali operazioni di salvataggio.
L'Airbus A320-232 era stato fabbricato nel 2003. Il pilota aveva un'esperienza di 6.275 ore di volo, di cui 2.101 su quel tipo di velivolo, mentre il copilota aveva un'esperienza di 2.766 ore. (ANSA)
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