Lunedì 23 Dicembre 2024

"Sposa" una 13enne su Second Life e poi la stupra

"Sposa" una 13enne su Second Life e poi la stupra

Un americano di 64 anni è stato arrestato dalla polizia, a Milano, per atti sessuali su una ragazza di 13 anni con cui da due anni intratteneva una "relazione" virtuale attraverso la piattaforma Second Life. L'uomo, residente in Portogallo, è arrivato a Milano due settimane fa con la moglie proprio per incontrare la minorenne con cui si era sposato virtualmente. La posizione della donna è ancora al vaglio degli investigatori della Squadra mobile: non è chiaro se fosse consapevole delle azioni del marito né se sia in qualche modo complice. Al momento della violenza, che sarebbe avvenuta il 14 maggio, non era presente ma impegnata a fare shopping in città. Gli atti sessuali contestati sarebbero avvenuti in un appartamento preso in affitto dalla coppia in zona San Vittore.

L'americano, che in Italia non ha precedenti ma di cui ancora non si conosce la fedina penale all'estero, è stato sottoposto a un fermo nel carcere di San Vittore il 17 maggio, tre giorni dopo la presunta violenza sulla 13enne. La notizia però è stata divulgata oggi. Il lunedì successivo la ragazzina ha confidato tutto a una professoressa della sua scuola media. Subito dopo sono stati avvertiti i genitori che hanno presentato denuncia in commissariato. Gli agenti della mobile hanno ricostruito in poche ore i contatti tra il 64enne e la ragazzina, che dopo circa due anni attraverso gli avatar su Second Life si erano spostati sui social più convenzionali. Proprio l'invio di foto e l'uso di videochat, sostengono gli investigatori, avrebbe dovuto convincere l'americano a desistere dal continuare perché è evidente la minore età della vittima che certamente "non dimostra di essere più grande". Nel corso dell'interrogatorio di garanzia l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ed è difeso da un legale di fiducia e uno d'ufficio. Il gip Alessandra Clemente, che ha firmato l'ordinanza su richiesta del pm Andrea Fraioli, non ha riconosciuto il pericolo di fuga del 64enne ma ha disposto comunque la custodia in carcere. La coppia non sarebbe arrivata a Milano in aereo, più probabile che abbia viaggiato attraverso l'Europa in auto.

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