Parole rassicuranti dei medici sulle condizioni di Silvio Berlusconi, il giorno dopo l'operazione. "E' lucido e in ottime condizioni", dice il cardiochirurgo Alfieri.
"Questa mattina ho liberato Berlusconi dal vincolo della assistenza respiratoria. Si è venuto a manifestare immediatamente il Silvio Berlusconi di sempre che dopo 30 secondi era pronto a farmi una battuta: un complimento per l'assistenza ricevuta durante la notte da una delle mie infermiere della terapia intensiva, Cristina, alla quale ha dato una alternativa di lavoro a Telecinco". Lo dice Alberto Zangrillo, medico personale dell'ex premier, nel corso di una conferenza stampa a Milano sul decorso post operatorio del Cavaliere.
Un momento di difficoltà in nottata dopo l'operazione ma poi tutto ok. Paolo Berlusconi riferisce sulle condizioni del fratello Silvio Berlusconi dopo l'intervento di quattro ore a cuore aperto subito ieri all'ospedale San Raffaele. Intervento che - hanno spiegato i medici - non ha dato alcun problema e si è concluso per il meglio, con l'ex premier ricoverato, come già annunciato, per 48 ore in terapia intensiva e poi per una settimana nella suite al sesto piano del settore D dell'ospedale.
"L'intervento è riuscito. Poi abbiamo dovuto aspettare qualche ora perché si svegliasse, si è svegliato questa notte, ha avuto un momento di difficoltà, ma questa mattina si è svegliato nelle migliori condizioni post operatorie". Così Paolo Berlusconi a Milan Channel sul fratello Silvio, operato al cuore. "L'ho trovato lucido, attento, continuava a ringraziare tutti per l'affetto - ha detto Paolo Berlusconi come riferisce il sito del Milan - nel periodo di convalescenza gli staremo tutti molto vicino, dovrà pensare più a se stesso che agli altri".
I cardiochirurghi hanno sostituito la valvola aortica malfunzionante. E per farlo, come richiede questo tipo di operazione, per circa un'ora hanno anche fermato il cuore di Berlusconi e utilizzato una apparecchiatura particolare per garantire la circolazione extracorporea del sangue. Dopo di che il trasferimento dell'ex presidente del Consiglio nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica guidato da Zangrillo dove rimarrà, in uno dei box, sedato e, verosimilmente, tra tubi e tubicini, per 48 ore. Poi una settimana di degenza nella suite ospedaliera e, infine, salvo contrordini, la riabilitazione a casa ad Arcore, per un mese.
Ieri in terapia intensiva tra i primi a fargli visita il fratello Paolo. "Respirava regolarmente - ha raccontato - eravamo sereni prima, esiamo ancora più sereni adesso. I chirurghi hanno fatto il loro dovere nel modo più professionale possibile, adesso sta a mio fratello completare l'opera". "Il suo cuore è molto forte e, lo ripeto ancora una volta, è molto buono. Sono sicuro che supererà anche questa prova e tornerà fra noi come è sempre stato, anzi con più forza e determinazione di prima", ha aggiunto prima di lasciare l'ospedale dove sono rimasti Francesca Pascale ("ha il diritto a commuoversi", ha commentato), Mariarosaria Rossi, Niccolò Ghedini (alloggia all'hotel Raphael) e dove lo stesso Paolo è ritornato verso sera per stare ancora vicino al fratello.