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La verità di Oliver Stone sull'Ucraina

La verità di Oliver Stone sull'Ucraina

Atteso ospite della 62. edizione del Taormina FilmFest, il Premio Oscar Oliver Stone ha aperto la sesta giornata presentando il documentario “Ukraine on Fire” di Igor Lopatonok, di cui è coproduttore e autore delle interviste. Molti dei film sull’Ucraina partono dalla rivoluzione del febbraio del 2014 conosciute come “Euromaiden”, il film di Lopatonok, presente pure lui al festival, fortemente sostenuto da Stone pur partendo da quei fatti va oltre. Oliver Stone, con il passo e il piglio delle migliori inchieste, incalza i suoi interlocutori per comprendere a fondo i fatti. Attraverso le interviste realizzate dal regista Premio Oscar al Presidente della Russia Vladimir Putin, all'ex presidente Viktor Yanukovich, all'ex ministro degli Interni Vitaliy Zakharchenko, in “Ukraine on Fire” si parla dei temi caldi e dei punti di svolta del conflitto, della crisi ucraina in atto, del “dietro le quinte” e della situazione politico attuale e del suo potenziale pericolo per il mondo.
Un intenso pomeriggio di incontri grazie ai Campus. Ad aprire il pomeriggio Enrico Brignano, tra gag, battute, ironia e serietà ha cercato di spiegare al numeroso pubblico come si diventa attore comico e quali sono i temi fondamentali della comicità, che ne tempo ha cambiato linguaggio ma che non è mutata nelle questioni affrontate.
Proiettato tra gli eventi speciali al Taormina FilmFest, “Lo chiamavano Jeeg Robot”, è stato al centro del secondo Campus della giornata con protagonista l’attore romano Claudio Santamaria, che ha raccontato il percorso che lo ha portato a girare il film e il rapporto col personaggio, «davvero molto diverso da me». Il film, uscito a febbraio, ha rappresentato una novità per il mercato italiano, un successo confermato anche da tanti premi – 7 David di Donatello, tra cui miglior attore protagonista per Santamaria, e 9 candidature ai Nastri d’Argento – che da tempo non proponeva un film di genere. Ma che genere? «Difficile classificarlo – ha commentato – certamente un film d’autore, il fulcro è una storia d’amore ma non lo si può considerare un film romantico, anche se emotivamente entri in empatia con la vicenda umana dei due protagonisti». L’ultimo Campus della giornata è stato invece dedicato al progetto legato alle “Eccellenze italiane” con protagonisti il cantante Briga, lo scrittore Sandro Veronesi, Andrea Graziani, lo chef Gianfranco Vissani.

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