Il dato complessivo si è avuto in ritardo, perché a Napoli un guasto di carattere informatico ha rallentato le operazioni. Sono esclusi dal calcolo, inoltre, i comuni di Friulia Venezia Giulia e Sicilia, non gestiti dal Viminale.
Nei nove comuni siciliani chiamati alle urne per i ballottaggi, alle 12, l'affluenza è stata del 13,18% pari a 36.635 votanti. Al primo turno, alla stessa ora, aveva votato il 17,21% degli aventi diritto.
Non si vota in nessun capoluogo di provincia. Tra le città più popolose, Alcamo (TP), Vittoria (RG) e Caltagirone (CT). Le urne si sono aperte alle 7 e si chiuderanno alle 23. Lo scrutinio avverrà a chiusura delle operazioni di voto.
Nelle grandi città in controtendenza solo Milano, dove gli elettori che sono andati a votare sono stati più numerosi che al primo turno (15.93% contro il 15.56%). A Roma ha votato il 13.28 per cento degli elettori (14.12 al primo turno), a Torino il 14.80 (14.06), a Bologna il 17.78 (19.91), a Trieste il 17.26 (18.80), a Napoli 10.06 (15.16) Dati in calo rispetto al primo turno alle ore 12 anche nei 14 capoluoghi di provincia chiamati al voto, con record negativo a Caserta, dove gli elettori che si sono recati alle urne sono stati solo il 9.87% rispetto al 21.07% del primo turno.
Cali significativi anche a Brindisi e Crotone (quasi nove punti percentuali) e a Isernia e Benevento (quasi sei punti). Nonostante il calo consistente rispetto al primo turno, Benevento è stata comunque una delle città con la più alta affluenza al voto, insieme a Carbonia, Grosseto, Latina e Pordenone (tutte sopra al 18%).
I cittadini chiamati al voto sono 8.610.142, distribuiti in 126 comuni, di cui sei capoluogo di regione (Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Trieste) e 14 di provincia (Benevento, Brindisi, Carbonia, Caserta, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Savona e Varese).
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