Nessun 'impresentabile' è stato eletto in questa tornata elettorale. La Commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi (Pd), ne aveva indicati, poco prima del 5 giugno, 14 in tutto, di cui ben sette a Battipaglia (Salerno). Ma a Battipaglia nessuno dei sette, tuttavia, compariva nelle liste a sostegno del neo eletto sindaco Cecilia Francese, medico endocrinologo, che ha battuto con 13.018 preferenze l'imprenditore Gerardo Motta il quale, appoggiato da cinque liste civiche, ne ha ottenute 10.563. Anche tutti gli altri "impresentabili" non sono stati eletti: si trattava di candidati che la Commissione Antimafia aveva appurato non rispondevano ai requisiti della legge Severino o al codice di autoregolamentazione delle candidature votato da tutti i partiti nel 2014. Tra i candidati al VI Municipio di Roma, l'Antimafia aveva evidenziato quattro posizioni: quelle di Antonio Carone (lista "Viva l'Italia con Tiziana Meloni"); Domenico Schioppa (lista "Iorio sindaco"); Antonio Giugliano (lista "Storace-Marchini sindaco"); Fernando Vendetti (lista "Storace-Marchini sindaco"). Tra i candidati al Consiglio Comunale DI Roma, inoltre, si evidenziava la posizione di Mattia Marchetti (lista "Lega Centro con Giovanni Salvini"). Nel comune di Scalea (Cosenza) era emersa una sola condizione di incandidabilità ai sensi della Severino: riguardava Carmelo Bagnato. Sempre a in Calabria, a San Sostene (Catanzaro), c'era infine il caso di Alessandro Codispoti. C'erano poi i 7 casi di Battipaglia: Carmine Fasano (lista "Azione Civica); Daniela Minniti (lista "Battipaglia popolare"); Lucio Carrara (lista "Battipaglia con cuore-Motta sindaco"); Francesco Procida (lista "Speranza per Battipaglia-Motta sindaco"); Bartolomeo D'Apuzzo (lista "Battipaglia a testa alta"); Demetrio Landi (lista "Moderati per Battipaglia"); Giuseppe Del Percio (lista "Battipaglia-la citta' che verrà"). La Commissione Antimafia, comunque, ha deciso di proseguire il lavoro di monitoraggio della situazione dei comuni in cui si sono svolte le elezioni amministrative. Per completare l'analisi avviata prima del voto è stato previsto di sentire tutti i sindaci eletti nei comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose. Si inizierà mercoledì prossimo, 22 giugno, con un primo approfondimento dedicato all'amministrazione comunale di Platì (RC).
Caricamento commenti
Commenta la notizia