Continua la tensione sulle Borse, ieri 'bruciati' altri 280 miliardi. Europa tenta il rimbalzo, oggi Tokyo chiude in lieve rialzo. Prezzo del petrolio in ripresa, oro in calo dopo due giorni record. Spread torna sotto 160 punti.
Avvio di seduta in rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,31% a 15.301 punti.
Avvio di seduta positivo per la Borsa di Parigi. L'indice Cac 40 segna un progresso del 2,23% a 4.073 punti.
Avvio positivo per la Borsa di Londra. L'indice Ftse 100 segna un rialzo iniziale dell'1,1% a 6.047 punti.
Apertura in rialzo per la Borsa di Francoforte. L'indice Dax guadagna il 2% a 9.820 punti.
Prima giornata di rialzo per la sterlina dopo i crolli successivi al voto sulla Brexit. La divisa britannica viene scambiata a 1,3295 dollari dopo che ieri era scesa a quota 1,31, toccando i minimi da oltre 30 anni. L'euro è invece poco mosso nei confronti del dollaro, a 1,1060 e passa di mano a 112,76 yen.
Spread torna sotto 160, a 156,8 punti - Lo spread tra Btp e Bund torna a calare questa mattina e scende al di sotto della soglia dei 160 punti base. Dopo una chiusura in live ribasso ieri a quota 162 punti base, il differenziale tra i due titoli decennali si attesta stamani a 156,8 punti base. Il rendimento del Btp è dell'1,452%.
Petrolio in rialzo 47,18 dollari al barile - Petrolio in rialzo questa mattina sui mercati internazionali in vista di una probabile diminuzione delle scorte Usa (il cui dato ufficiale sarà diffuso domani). Dopo il crollo del 7,5% accusato negli ultimi due giorni, il greggio Wti guadagna oggi l'1,8% a quota 47,18 dollari al barile. In rialzo anche il Brent che si è apprezzato dell'1,6% a quota 47,93 dollari al barile.
Oro in calo dopo due giorni record, a 1.316,32 dollari - L'oro è in ribasso questa mattina dopo aver messo a segno il maggior rialzo in due giorni da oltre sette anni. Il metallo prezioso perde stamani lo 0,6% a 1.316,32 dollari. Negli ultimi due giorni si era apprezzato del 5,4%, il maggior rialzo dal gennaio 2009.
Asia resiste a Brexit, Tokyo +0,09% in chiusura - Le Borse asiatiche fanno barriera alla Brexit e dettano la linea ai listini occidentali, i cui futures sono in rialzo dopo tre sedute di passione. Stabile Tokyo (+0,09%), già ieri in rialzo, positive Taiwan (+0,55%) e Seul (+0,49%), debole Sidney (-0,66%). In risalita Shanghai (+0,28%) e Mumbai (+0,2%), ancora aperte insieme ad Hong Kong (-0,74%), che si muove però in controtendenza. In arrivo dagli Usa il Pil del primo trimestre, previsto in progresso dell'1%, così come il dato sul consumo personale, che dovrebbe salire dell'1,9% secondo gli analisti. Seguono i prezzi delle case, la fiducia dei consumatori, prevista in crescita così come l'indice manifatturiero della Fed di Richmond.
Tokyo, chiusura in lieve rialzo (+0,09%) - La Borsa di Tokyo è riuscita a terminare col segno più dopo una seduta altalenante, con la sterlina che ha arrestato la fase di svalutazione sullo yen e sul dollaro nelle contrattazioni in Asia. L'indice Nikkei ha chiuso poco variato con un rialzo dello 0,09%, guadagnando 13 punti a quota 15.323,24. Complici gli avvertimenti dei governi e le istituzioni finanziarie di Giappone e Cina, lo yen - considerato un investimento rifugio in tempi di turbolenza finanziaria - ha interrotto il processo di apprezzamento sulla sterlina e il dollaro, senza però riuscire ad attenuare la volatilità ancora presente sui mercati valutari.
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