Massimo Bossetti, nelle sue dichiarazioni spontanee prima della camera di consiglio per la sentenza per l'omicidio di Yara Gambirasio,ha ribadito la sua innocenza: "sarò uno stupido, sarò un cretino, sarò un ignorantone ma non sono un assassino: questo deve essere chiaro a tutti". "Quello che mi viene attribuito - ha proseguito - è vergognoso, molto vergognoso".
"Ancora oggi vi supplico, vi imploro, datemi la possibilità di fare questa verifica, ripetete l'esame sul Dna, perché quel Dna trovato non è il mio", ha detto Massimo Bossetti rivolto ai giudici nelle dichiarazioni spontanee dell'ultima udienza del processo a Bergamo sull'omicidio di Yara Gambirasio. "Se fossi l'assassino sarei un pazzo a dirvi di rifarlo", ha precisato.
Numerosi i curiosi davanti al tribunale di Bergamo in attesa della quarantacinquesima, ed ultima, udienza del processo a carico di Bossetti per il quale sarà emessa la sentenza per l'omicidio di Yara Gambirasio. Altrettanti i cameraman e i giornalisti, alcuni anche esteri, in attesa dell'arrivo dei protagonisti. Dopo le dichiarazioni spontanee di Bossetti, i giudici entreranno in camera di consiglio.
"Ancora oggi vi supplico, vi imploro, datemi la possibilità di fare questa verifica, ripetete l'esame sul Dna, perché quel Dna trovato non è il mio". Lo ha detto Massimo Bossetti rivolto ai giudici nelle dichiarazioni spontanee dell'ultima udienza del processo a Bergamo sull' omicidio di Yara Gambirasio. "Se fossi l'assassino sarei un pazzo a dirvi di rifarlo" ha precisato.
"Sarei felice di incontrare i genitori della piccola Yara, di guadarli negli occhi perché conoscendomi saprebbero che l'assassino è ancora in libertà, poiché anche loro sono vittime di chi non ha saputo trovare il colpevole", ha aggiunto Bossetti.