Sono venti i civili uccisi - tutti stranieri, in gran parte italiani e giapponesi - nell'assalto jihadista messo a segno in un caffè di Dacca e neutralizzato dopo alcune ore con un blitz delle forze speciali nel ristorante Holey Artisan Bakery. Qui, da ieri sera alle 21:20 ora locale (le 17:20 in Italia), un commando di terroristi dell'Isis teneva in ostaggio almeno venti persone, fra le quali sette italiani, dopo aver ucciso due poliziotti. Liberati 18 ostaggi: sono cittadini giapponesi e indiani, alcuni dei quali feriti. L'Unità di crisi della Farnesina ha lavorato tutta la notte sulla vicenda ma le autorità locali non sono ancora in grado di fornire notizie attendibili sulla sorte degli italiani coinvolti. Chi sapeva recitare versi del Corano - hanno raccontato alcuni ostaggi - è stato risparmiato dai jihadisti, gli altri sono stati torturati.
Le persone uccise nell'assalto jihadista al caffè di Dacca sono state sgozzate. Lo riporta il Telegraph, che cita un soccorritore e un ufficiale. I testimoni hanno detto che le vittime avevano profonde ferite al collo e alla gola.
Oltre un centinaio di uomini del Battaglione di azione rapida hanno assaltato il ristorante, dove si erano asserragliati dai sette ai dieci terroristi. Le teste di cuoio nella notte avevano cercato di trattare con loro, ma senza risultato. Un sito legato all'Isis, Amaq, che aveva già pubblicato la rivendicazione del Califfato all'attacco, ha diffuso foto di presunte vittime all'interno del ristorante: cinque o sei cadaveri di donne e uomini per terra, in pozze di sangue, fra i tavoli con ancora i resti della cena. L'attacco delle teste di cuoio è durato una decina di minuti, durante i quali si sono sentiti spari ed esplosioni.
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