Il Papa, "profondamente rattristato dalla violenza insensata perpetrata contro vittime innocenti a Dacca, esprime di cuore le proprie condoglianze e condanna questi atti barbari come offese contro Dio e contro l'umanità". Lo afferma un messaggio inviato alle autorità civili ed ecclesiastiche del Paese, a nome del Papa, dal segretario di Stato Pietro Parolin. Il Papa inoltre "affida i morti alla misericordia di Dio, e assicura le proprie preghiere alle famiglie in lutto e ai feriti". "Atto barbaro", titola in prima pagina l'Osservatore romano, ricordando che il Bangladesh, "Paese a maggioranza musulmana e tradizionalmente pacifico, da tre anni ha visto una crescente ondata di attacchi di matrice estremista, attacchi diventati ancora più frequenti nell'ultimo anno". Tali azioni, spesso perpetrate a colpi di machete, hanno preso di mira fedeli di minoranze religiose (cristiani, hindù, buddisti), seguaci di espressioni dell'islam non ortodosse, attivisti dei diritti umani e stranieri. Alcune di queste azioni, ricorda l'Osservatore romano, sono state rivendicate dal cosiddetto Stato islamico (Is), altre dal ramo di Al Qaeda attivo nel subcontinente indiano, e sull'onda di questo crescendo fondamentalista, la polizia ha lanciato a giugno una massiccia operazione anti-jihadista, che ha portato all'arresto di oltre 5.000 persone, tra cui circa 200 presunti estremisti
"Prima di tutto una preghiera per le vittime i Dacca, stavolta purtroppo anche italiane, di questa nuova orribile strage compiuta dalla follia del terrorismo di matrice islamica. Ma adesso basta porgere l'altra guancia e restare a guardare". Lo dice il senatore della Lega Roberto Calderoli che aggiunge: "La nostra intelligence ha sicuramente una mappatura delle postazioni jihadisti, anche nella vicina Libia: bene, armiamo i nostri caccia e diamo loro una risposta militare, con le bombe e i missili, perché, anche se non lo vogliamo ammettere, ormai siamo in guerra e quella militare è l'unica risposta possibile contro chi ci attacca". "Stavolta Isis ha scelto di colpire noi, attaccando un locale che si sapeva essere frequentato da italiani: per cui questo è un attacco rivolto a noi e davanti ad un attacco bisogna reagire, con la legge del taglione, per cui chi uccide degli italiani deve pagarla" afferma il vicepresidente del Senato secondo il quale "L'Isis continua a colpire l'Occidente anche senza colpire direttamente nei nostri Paesi: i terroristi scelgono i resort in Africa, i ristoranti in Bangladesh, i luoghi dove sanno di trovare degli occidentali. Non solo. Scelgono di colpire in Africa e Asia anche per bloccare la catena di aiuti dall'Occidente verso questi Paesi, per impedirci di aiutarli a casa loro, farli restare in povertà e favorire così l'immigrazione di massa verso l'Europa che serve poi come cavallo di Troia per i terroristi. E come era già accaduto in Mali, in Bangladesh questi assassini hanno selezionato le loro vittime in base al credo religioso, torturando e uccidendo chi non conosce il Corano. E qualcuno vuole ancora negare che questa non è una guerra? Bisogna rispondere, militarmente, all'attacco che Isis ci ha portato, scegliendo di uccidere i nostri connazionali: basta porgere l'altra guancia, ora attacchiamoli noi e attacchiamoli subito".