Ragusa - Un altro tassello è andato al suo posto. Il lunghissimo e complesso puzzle della nuova Ragusa-Catania adesso può essere considerato dipanato. Ma di pezzi da far incastrare al loro posto ce ne sono ancora parecchi. Intanto, è arrivata la registrazione della Corte dei Conti del decreto interministeriale tra i ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture, che ha dato il via libera alla realizzazione della fondamentale opera. Senza questo passaggio, quelli successivi, relativi all’approvazione del progetto definitivo, non potevano essere incardinati.
La notizia, assai attesa nei territori attraversati da quel budello infernale che chiamano strada statale, è stata diffusa dal sottosegretario Davide Faraone, che ne aveva avuto conferma dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. E il deputato regionale del Pd Nello Dipasquale adesso guarda con fiducia al dipanarsi dei prossimi passaggi. «L’interlocuzione – ha affermato Dipasquale – tra i membri del governo nazionale, riferita ai parlamentari regionale del Pd, certifica l’autenticità della notizia e infonde fiducia per le fasi successive, che non dovrebbero più subire arresti di sorta, dopo il passaggio dall’organo contabile dello Stato».
Dipasquale rimarca che «l’atto della registrazione del decreto interministeriale rappresenta la volta decisiva per arrivare, entro la fine di ottobre, alla conferenza di servizio che, a sua volta, servirà da ulteriore scadenza per far comprendere che la realizzazione dell’opera è sempre più vicina». Proprio la conferenza di servizio può essere considerata lo snodo fondamentale per la realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania, che diventerà strada di grande comunicazione (quasi un’autostrada, per intenderci), ma sarà percorribile solo pagando un pedaggio. In quella sede, infatti, sarà esaminato nei dettagli il progetto definitivo dell’opera. Con il via libera della conferenza, si potrà cominciare a parlare di predisporre un business planning per la realizzazione dell’arteria. I cantieri, se tutti i tempi saranno rispettati, dovrebbero cominciare ad essere aperti a metà del prossimo anno.
Si tratta di un’opera fondamentale, perché collegherà Ragusa direttamente all’autostrada Siracusa-Catania, riducendo i tempi di percorrenza a circa 50 minuti, ma, fatto assai più importante, tutto in sicurezza, senza più il rischio di venire travolti dalle centinaia di tir che, ogni giorno, percorrono gli 80 chilometri che separano Lentini e l’autostrada Siracusa-Catania, dal capoluogo ibleo. Il progetto dell’arteria prevede la realizzazione di 19 viadotti, otto gallerie e undici svincoli a piani sfalsati, eliminando le centinaia di incroci a raso che costellano l’arteria e che la rendono più simile a una trappola mortale che ad una strada.
Ottenuta la registrazione della Corte dei Conti, la Cgil, che ha sempre seguito da vicino le vicissitudini "eterne" di questa strada, esprime la propria soddisfazione. Non solo perché si avvicina la realizzazione dell'arteria, ma anche perché, con un cantiere che resterà in vita per cinque anni, gli spazi di occupazione per i lavoratori dell'edilizia si ampliano in misura importante. Il sindacato adesso attende la convocazione della conferenza di servizio, annunciando che manterrà alta l'attenzione su questa fondamentale infrastruttura.
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