Nell'inchiesta della Procura di Roma, risulta indagato anche un parlamentare in carica (del quale non è noto per ora il nome), che è un avvocato, per presunti legami illeciti con il faccendiere al centro dell'inchiesta stessa.
Il faccendiere coinvolto nell'inchiesta della Procura di Roma è Raffaele Pizza, fratello di Giuseppe, quest'ultimo sottosegretario alla pubblica istruzione dal 2008 al 2011, ora segretario nazionale della nuova Democrazia Cristiana.
l faccendiere - secondo quanto riferisce la Gdf - utilizzava uno studio ubicato accanto al Parlamento, in una nota via del centro di Roma, "per ricevere denaro di provenienza illecita, occultarlo e smistarlo, avvalendosi in un caso anche della collaborazione del parlamentare, che lo ha attivamente coadiuvato nelle attività di illecita intermediazione".
Centinaia di finanzieri stanno eseguendo sul territorio nazionale decine di perquisizioni disposte dalla Procura di Roma e decine di misure cautelari ordinate dal Gip presso il Tribunale della Capitale.
Le indagini - valutarie prima e penali poi - hanno permesso agli inquirenti e ai finanzieri di ricostruire l'operatività di una ramificata struttura imprenditoriale illecita che negli anni ha movimentato oltre dieci milioni di euro giustificati da fatture false a scopo di evasione e per costituire riserve occulte da destinare a finalità illecite, attraverso una galassia di società (costituite e gestite con il concorso di numerosi indagati). Per "ammorbidire" eventuali controlli fiscali e agevolare le pratiche di rimborso delle imposte, il consulente si sarebbe avvalso anche di due dipendenti infedeli dell'Agenzia delle Entrate di Roma, arrestati nel corso delle operazioni odierne, individuati in collaborazione con gli organi ispettivi interni dell'Agenzia delle Entrate.
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