Lunedì 23 Dicembre 2024

Attentato a Nizza: 84 morti.
Tanti bambini vittime.

Attentato a Nizza: 84 morti. Tanti bambini vittime.

E' stato trovato dai familiari, ricoverato all'ospedale Pasteur di Nizza in gravissime condizioni, Andrea Avagnina, 53 anni, consigliere comunale di S.Michele di Mondovì (Cuneo), uno degli italiani coinvolti nella strage di Nizza che mancavano all'appello. Non si hanno ancora notizie, invece, della moglie, Marinella Ravotti, 55 anni, dipendente dell'Asl. La coppia era in vacanza dall'inizio della settimana nella 'capitale' della Costa Azzurra, dove è proprietaria di una casa

Non riuscendo ad avere notizie della coppia di S.Michele di Mondovì, i parenti più stretti sono partiti questa mattina per Nizza, dove sono stati raggiunti dalla figlia, che lavora a Palma di Maiorca, nelle isole Baleari. La coppia gestisce una tabaccheria nel piccolo Comune del Monregalese

Tra i morti di Nizza ci sono "dieci bambini e adolescenti":lo ha detto il procuratore, Francois Molins, nel corso di un intervento a Nizza. "202 persone sono rimaste ferite, 52 sono in condizioni gravissime, 25 in rianimazione. 

Il terrorista di Nizza ha sparato "diverse volte contro tre poliziotti all'altezza dell'Hotel Negresco": lo ha detto il procuratore, Francois Molins, precisando che le forze dell'ordine hanno immediatamente risposto al fuoco fino all'uccisione del terrorista.

L'attentato di Nizza, "anche se non è stato ancora rivendicato, corrisponde esattamente agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste" e sui media.

"Mi trovavo sul balcone di un albergo, che si affaccia proprio sopra il lungomare. Ho visto la gente che stava festeggiando e poi, tutto a un tratto, un camion che si dirigeva sulla folla", racconta Gutjahr, 42 anni, nel frattempo già rientrato a Berlino. "Il camion - prosegue - procedeva molto lentamente, cosa che mi ha sorpreso, non andava forte. Ed era inseguito da un motocliclista che lo ha affiancato. Ha cercato di superarlo, e anche di aprire la portiera sul lato del conducente". Probabilmente per entrare nella cabina di guida e neutralizzare il conducente a mani nude". Sarebbe a questo punto che il terrorista si è servito per la prima volta dell'arma da fuoco che aveva con se, sparando al motociclista, che è caduto ed è finito sotto le ruote dell'autotreno.

leggi l'articolo completo