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Vaticano nel mirino dell'Isis

Vaticano nel mirino dell'Isis

L’ennesimo atto di terrorismo in Francia deve far scattare l’allarme rosso. Al massimo livello. Le strategie e le tattiche del Califfo cambiano ogni giorno e questo sta mettendo in crisi tutti i sistemi di sicurezza occidentali, decisamente sclerotizzati. Chi era abituato a garantire l’ordine pubblico in Europa, seguendo modelli vecchi di decenni, non si raccapezza più. Per non parlare dei politici: la cui pochezza e inettitudine sta assumendo dimensioni allarmanti. Questa non è l’ora della solidarietà spicciola, di facciata e vile, fatta per giustificare l’attaccamento col mastice alla poltrona del potere. No, è il momento di tirare fuori le idee, prima ancora degli attributi o le nostre popolazioni avranno sempre più la sensazione di essere abbandonate a se stesse. Mala tempora currunt, avrebbero detto i romani davanti a un nemico imprevedibile e inafferrabile. Oggi è, diciamola in termini matematici, assolutamente necessario ma non sufficiente il lavoro preventivo dell’Intelligence. Tutto ciò non basta più, perché le varie polizie sono sempre un passo indietro rispetto al terrorismo. Gli informatori sono solo una parte dell’algoritmo indispensabile per combattere l’avversario, ci vogliono soprattutto specialisti, con la “s” maiuscola, esperti di Teoria dei Giochi, che ne intuiscano in anticipo le mosse.

Abbiamo scritto della saldatura tra terrorismo organico, disagio sociale, emarginazione e stragismo. Bene, è lì che ora pesca il Califfo. L’Isis cerca “lo scontro tra civiltà”. Sì, proprio quello profetizzato dal politologo Samuel Huntington una ventina d’anni fa col suo famosissimo saggio. Che allora fu liquidato dal popolo-bue degli “intellettuali” (tra cui Francis Fukuyama) come una sorta di bestemmia. E che invece, ora, ci viene risbattuto in faccia con gli interessi. Perché, per andare d’accordo, bisogna essere in due. E un certo tipo di Islam radicale ha capito che può alzare lo scontro. Come? Mirando al cuore dei nostri valori più forti, come la pace, il rifiuto della violenza e la religione. In questo senso, la Chiesa è ora in pericolo. Sgozzare un prete è il simbolo di una barbarie che va oltre la morte, e che cerca di uccidere anche lo spirito. Occhio, lo diciamo a chi ha orecchie per intendere. Il Vaticano oggi rischia come non mai...

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