Incredibile Italia. Trascinata da Zaytsev e da un tifo della torcida tutto azzurro, la nazionale di pallavolo rimonta gli Stati Uniti, ribalta una partita che sembrava persa, e vola alla finale olimpica per sfatare l'ultimo tabù della sua storia: la conquista dell'oro. Per la terza volta nella sua storia l'Italvolley giocherà la partita decisiva dei Giochi: gli azzurri di Pippo Blengini se la sono meritata battendo 3-2 (30-28, 26-28, 9-25, 25-22, 15-9) gli Usa al termine di un match tiratissimo, durato due ore e sedici minuti e finito con uno di quei tie-break 'crudeli', caratterizzato dal gran tifo per gli azzurri da parte del pubblico brasiliano. La cosa più curiosa di questa partita è stata vedere così tanta gente vestita con la maglia della Selecao gridare "Italia!", quasi che in campo ci fosse la nazionale di casa. Ma è probabile che ciò dipenda da fattori come le origini di molti componenti della 'torcida', dall'antipatia che spesso accompagna gli americani in Brasile, accentuata in questi giorni dal caso Lochte, e poi dal fatto che qui molti sognano di rivedere una finale tra gli azzurri e la Selecao, come nel Mondiale che proprio l'Italia conquistò al Maracanzinho, o come nella finale di Atene 2004 quando i verdeoro vinsero meritatamente. L'Italia aveva giocato la finale dei Giochi anche otto anni prima ad Atene, e aveva perso contro l'Olanda, una delusione smaltita a fatica da tutto l'ambiente pallavolistico, visto che quelli erano gli anni d'oro. Potrebbero diventarlo questi se Zaytsev, gigantesco, e compagni completeranno l'opera nella finale di domenica all'ora di pranzo (ore 13 locali): sarebbe un'incredibile chiusura di Olimpiade per tutto lo sport italiano. Gli americani volevano prendersi la rivincita di Londra 2012, quando dopo aver vinto il loro girone furono sconfitti a sorpresa, 3-0, dagli azzurri nei quarti di finale. A Russell e soci è andata male anche questa volta, anche se la partita è stata combattutissima fino alla fine. L'Italia ha avuto solo un momento di appannamento nel terzo set, in cui il gioco non ha avuto storia, la squadra ha dato a tratti l'impressione di aver esaurito la benzina e ha sbagliato perfino l'impossibile. Poi però Juantorena, anche lui tra i migliori a forza di schiacciate, e gli altri hanno ripreso ad avere gli occhi della tigre e alla fine il risultato ha dato loro ragione, per la gioia di una tifoseria che ha riempito il Maracanazinho e ha tifato come mai si era visto in questi Giochi per una squadra che non fosse quella di casa. Il boato che c'è stato quando Buti ha murato il tocco di Lee dando il 15/o punto all'Italia nel quinto set, e quindi la vittoria, è stato davvero impressionante. E' quindi amore ritrovato fra Italia e Brasile dopo la sfida a Copacabana del beach volley, intanto è lecito sognare che l'Italvolley interrompa il suo lungo digiuno: non vince dal 2000 quando si prese il titolo della World League, sono quindi 16 anni di astinenza per chi fu il protagonista assoluto dei meravigliosi anni '90. Per ora è stata scritta un'altra bella pagina, in attesa del capitolo finale, contro gli Usa apparsi fortissimi l'anno scorso in Coppa del Mondo e a cui oggi non è servita la psicologa che di solito il ct Speraw porta con sè in panchina. In finale va l'Italvolley, e il sogno continua.