Ad Ascoli Piceno è il giorno di dolore davanti alle bare, nella palestra, ai funerali solenni di 35 delle 50 vittime del terremoto, che nelle Marche ha devastato il comune di Arquata e raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto. I loro nomi sono stati scanditi uno per uno. Ne mancano ancora 15, tra loro anche dei bambini. I genitori sono feriti, si attende che siano in grado di presenziare. Alla cerimonia hanno assistito le più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Matteo Renzi, i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.
"Non abbiate paura di gridare la vostra sofferenza, ma non perdete coraggio. Insieme ricostruiremo le nostre case e chiese; insieme soprattutto ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte. Insieme!", ha detto nell'omelia il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D'Ercole.
Il presidente della Repubblica Mattarella a conclusione dei funerali ad Ascoli Piceno ha abbracciato e confortato i familiari delle vittime del terremoto.
E' salita a 6.120.296 euro la cifra raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto grazie al numero solidale 45500, attivo dalle 15 dello scorso 24 agosto. Lo riferisce il Dipartimento della Protezione Civile.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato i borghi colpito dal terremoto che ha portato morte e dolore nel Centro Italia. Ad Amatrice, in particolare, il capo dello Stato ha parlato brevemente con gli operatori della Croce Rossa Italiana soccorsi speciali giunti dal Piemonte e si è complimentato con loro per il lavoro che stanno svolgendo. "Vi ringrazio per quello che fate" ha detto. "E' il nostro dovere, presidente", gli hanno risposto. "Non vi lasceremo soli. Non vi preoccupate, faremo tutto il possibile per starvi vicino" ha poi detto il presidente parlando con gli sfollati del sisma nel campo di Accumoli.
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