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Raggi e Muraro ascoltate
in commissione Ecomafie

Raggi e Muraro ascoltatein commissione Ecomafie

Al via l'audizione della sindaca, Virginia Raggi, e dell'assessora all'ambiente del Comune, Paola Muraro, in commissione Ecomafie.

La Procura di Roma è intenzionata ad acquisire l'intervento dell'assessore all'ambiente in Commissione Ecomafie. Il pm Alberto Galanti chiederà di allegare al fascicolo di indagine, in cui l'assessore risulterebbe indagata per abuso d'ufficio e reati ambientali, anche l'ampio dossier che Muraro ha annunciato di voler depositare.

L'appuntamento, fissato alle 17 a Palazzo San Macuto, fu chiesto dalla stessa Muraro che ora risulterebbe indagata per abuso di ufficio e reati ambientali in relazione al suo incarico di consulente dell'Ama, precedente a quello di assessore. A chi le chiede se le fosse arrivato un avviso in tal senso, Muraro risponde: "Non è arrivato nulla". Ieri l'assessore aveva fatto trapelare anche di essere tranquilla e di voler andare in eco-mafie senza legale. Nell'attesa di parlare davanti ai commissari, la sindaca stamane è a lavoro in Campidoglio.

Prima dell'audizione, alle 15.30, è convocata una riunione della giunta. Ieri la sindaca di Roma insieme alla sua maggioranza ha scelto il nuovo assessore al Bilancio, dopo l'addio di Marcello Minenna e la raffica di dimissioni che la scorsa settimana hanno investito il Campidoglio. Si tratta del il magistrato Raffaele De Dominicis.

"Grillo mi ha inviato un sms di sostegno", "ci sono stati degli errori, ma ora siamo più forti". E' quanto afferma in una intervista al Corriere della Sera in prima pagina, la sindaca di Roma Virginia Raggi, che sul caso Muraro, l'assessore all'Ambiente che sarebbe indagata dalla procura della capitale, chiarisce: "Le regole del M5S sono semplici. L'assessore mi ha garantito che non le è arrivato neanche un avviso di garanzia. Prima di giudicare vogliamo vedere le carte". "Attualmente - aggiunge Raggi - posso giudicare solo i fatti che conosco: la città è più pulita e l'Ama si è messa in moto. Se, però, dovessero emergere delle sue responsabilità, non avremmo dubbi su come muoverci". 

"Con il mini-direttorio abbiamo avuto tensioni - spiega quindi Raggi -. Ma la difficoltà ci ha ricompattato. Il direttorio nazionale lo sento per avere consigli". "Qualche ritardo c'è stato - afferma la prima cittadina della Capitale sulla partenza della sua giunta -, noi non diciamo bugie ma, allo stesso tempo, posso affermare con tranquillità che abbiamo recuperato. Nel giro di poche ore abbiamo sostituito l' amministratore unico di Atac e l'assessore al Bilancio, abbiamo avviato una due diligence, una revisione di quanto fatto finora che evidentemente riguarda anche gli stipendi". Sui rifiuti, aggiunge la sindaca della capitale, "abbiamo trovato il caos. Erano mesi che gli impianti Tmb di Rocca Cencia e Salaria erano pieni e rotti. Noi in neanche due mesi li abbiamo svuotati e li stiamo riparando. Stiamo bonificando le aree per le isole ecologiche". Raggi spiega anche che non si aspettava "le reazioni di Marcello Minenna, anche se sapevo del suo legame con Carla Raineri: la riteneva indispensabile nella nostra squadra". "In realtà - aggiunge -, non mi aspettavo neanche le dimissioni della stessa Raineri e di Alessandro Solidoro". "Sulla nostra posizione riguardo all'Olimpiade - fa poi sapere - diremo qualcosa molto presto".

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