"Il fatto di dire che non si fanno le Olimpiadi per timore della corruzione è una incredibile ammissione di incapacità da parte della dirigenza di quella città", ha detto il premier Matteo Renzi oggi a Prato - ad un incontro per il 'Sì' al referendum - parlando del NO del M5S alle Olimpiadi nella capitale. "I soldi delle Olimpiadi li puoi mettere nelle periferie di Roma se le fai - ha aggiunto il premier -, se no quei soldi vanno nelle periferie di Parigi e Los Angeles. Mi piange il cuore per i posti di lavoro persi a Roma, per le periferie di Roma".
"E se tu hai davanti otto anni - ha aggiunto - se hai un minimo di credibilità e autorevolezza, tu i ladri li cacci. Non si fermano le grandi opere, si fermano i ladri. Se invece dici no e hai paura hai sbagliato mestiere". "Non si fermano le grandi opere ma si fermano i ladri. Se invece dici di no, hai paura, ti fermi davanti una grande sfida e preferisci non metterci la faccia hai sbagliato mestiere", aggiunge Renzi. "L'Italia è divisa - dice - tra chi sta alla finestra a guardare e chi sta nell'arena e se vede una cosa che non va la cambia. Questa è la differenza tra la politica e il bar dello Sport".
"L'Italia non avrebbe mai accettato di essere compartecipe di un disegno al ribasso, di vivacchiare, l'Italia non potrà mai accettare che la Ue sia solo un luogo di burocrazia", ha detto il premier. "Le regole le devono rispettare tutti anche chi come la Germania ha un surplus, che se investito avrebbe dato una mano. E' finita l'epoca degli egoismi, tutti. Se pensano di intimorire me, hanno sbagliato persona e se pensano di intimorire l'Italia non sanno cosa sia l'Italia", dice il premier riferendosi ai rapporti nell'Ue.