Sabato 23 Novembre 2024

Deutsche Bank
spaventa le Borse

Deutsche Bank spaventa le Borse

Deutsche Bank riduce le perdite in Borsa dopo le rassicurazioni del Ceo, John Cryan, secondo cui la "violenta speculazione" sul titolo è ingiustificata, anche alla luce del fatto che il titolo ha "solide fondamenta". Le azioni cedono il 4,3% a 10,41 euro, dopo essere arrivate a perdere fino al 9%. Una decina hedge fund sposta altrove suoi asset

Il Ceo di Deutsche Bank John Cryan ha scritto ai dipendenti invitandoli a mantenere la calma nonostante le turbolenze del momento. "Non vi sono basi per tale speculazione - vi afferma -, anche l'incertezza del risultato delle azioni legali negli Usa non è una ragione per questa pressione sulle nostre azioni, se prendiamo a confronto i nostri diretti concorrenti". Il testo della lettera, di cui danno notizia diversi media tedeschi, viene riportato da Bloomberg. "La nostra banca è oggetto di violente speculazioni", scrive Cryan ai dipendenti, per sottolineare invece in un altro passaggio che l'istituto ha "solide fondamenta". "Il nostro compito - aggiunge - è preoccuparci solo che questa percezione esterna distorta non influenzi in modo più forte la nostra attività quotidiana". "Mai negli ultimi vent'anni Deutsche Bank è stata così sicura come oggi per quel che riguarda il bilancio - dice -. Con riserve superiori a 215 miliardi di euro la banca ha un buffer di capitale molto confortevole".

Il settore bancario in Germania "è ben messo" le "attuali condizioni per il finanziamento delle nostre imprese" sono "eccellenti, sia per quanto riguarda l'accesso al credito sia per le condizioni" cui viene concesso: lo ha detto una portavoce del ministero dell'Economia tedesco alla conferenza stampa del venerdì a Berlino rispondendo a una domanda sul "ruolo" e "peso della Deutsche Bank" per l'economia reale tedesca. La portavoce ha sottolineato di parlare "in generale, a prescindere da Deutsche Bank".

Il governo tedesco continua a non pronunciarsi sulla situazione di Deutsche Bank, tema che non è stato affatto affrontato nel colloquio telefonico avuto ieri dalla cancelliera Angela Merkel con il presidente statunitense Barack Obama. Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo tedesco alla conferenza stampa governativa del venerdì a Berlino.

Piazza Affari risale dai minimi di seduta ma resta pesante, al pari delle altre Borse europee, sui timori scatenati dalla fuga di alcuni hedge fund da Deutsche Bank. Il Ftse Mib cede l'1,3%, dopo essere arrivato a perdere fino al 2,5%, in linea con Francoforte (-1,44%), Parigi (-1,60%) e Londra (-1,1%). Unicredit (-3,8%), Ubi (-3,1%), Bper (-3%), Unipol (-2,99%) e Generali (-3%) sono i titoli peggiori del listino, dove a soffrire sono soprattutto i bancari. Fanno capolino i segni più di Stm (+1,43%) e Tenaris (+2%).

Seduta pesante per le Borse asiatiche, tutte in profondo rosso ad eccezione degli indici della Cina continentale. Sui listini hanno pesato i timori per la tenuta di Deutsche Bank dopo che è emerso che alcuni hedge fund hanno trasferito altrove parte dei propri asset. Tokyo ha perso l'1,46%, Hong Kong sta cedendo l'1,47%, Seul l'1,13%, Sydney lo 0,65%, Taiwan l'1,12%. Negativi anche i future sull'Europa con Parigi che cede l'1,3%, Francoforte l'1,2% e Londra lo 0,8%. Tira il fiato il petrolio dopo essere salito del 7% nelle ultime due sedute grazie all'accordo raggiunto nell'Opec per limitare la produzione. Il Wti ha perso lo 0,7% a 47,49 dollari al barile a New York. Male, sui listini asiatici, i titoli del comparto finanziario, con gli investitori preoccupati per Deutsche Bank.

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