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Furbetti del cartellino
al Comune di Biella

Furbetti del cartellino, 24 misure cautelari nel Reggino

Si assentavano "sistematicamente ed ingiustificatamente" dal lavoro, senza registrare l'uscita, per svolgere attività non connesse al servizio, anche ludica.
Trentatré dipendenti del Comune di Biella sono indagati, a vario titolo, dalla Procura di Biella per truffa a danno dello Stato, peculato e falso. I furbetti del cartellino, secondo l'accusa, delegavano la timbratura del badge a colleghi compiacenti e utilizzavano automezzi di proprietà comunale per il disbrigo di commissioni personali.
Le indagini dei carabinieri, su delega della Procura, è cominciata lo scorso aprile, con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e video riprese in prossimità dei lettori badge installati all'ingresso di due sedi del Comune di Biella. A farla scattare sono stati gli accertamenti nei confronti di un dipendente sul conto del quale l'amministrazione aveva rilevato comportamenti anomali. Per otto dipendenti è stata disposta anche la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Biella.

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