Il Tar del Lazio, a quanto apprende l'ANSA, ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione il ricorso sul quesito referendario presentato da M5s e Sinistra italiana.
La decisione é stata assunta dalla sezione 2bis del Tar e, sempre a quanto si apprende, a breve dovrebbero essere rese note le motivazioni. Il ricorso era stato presentato giudicando ingannevole il contenuto del quesito referendario.
"Sia le ordinanze dell'Ufficio Centrale per il Referendum" che hanno predisposto il quesito referendario "sia il decreto presidenziale - nella parte in cui recepisce il quesito - sono espressione di un ruolo di garanzia, nella prospettiva della tutela generale dell'ordinamento, e si caratterizzano per la loro assoluta neutralità, che li sottrae al sindacato giurisdizionale". E' quanto sottolinea il Tar del Lazio che ha dichiarato inammissibile il ricorso contro il quesito per difetto assoluto di giurisdizione.
Il quesito referendario è stato "individuato dall'Ufficio centrale per il referendum attraverso ordinanze non impugnabili con gli ordinari mezzi giurisdizionali" e "recepito" dal decreto del Presidente della Repubblica e come tale non può "riconoscersi la possibilità della sua sottoposizione a sindacato giurisdizionale". E' quanto si legge nella sentenza del Tar Lazio sul quesito referendario.