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Cavalcavia crollato
Accuse Anas-Provincia

Cavalcavia crollato Accuse Anas-Provincia

Sono proseguiti per tutta la notte e sono ancora in corso i lavori per rimuovere il viadotto crollato nel pomeriggio di ieri nel Lecchese provocando una vittima e alcuni feriti. Ancora non è stato rimosso l'autoarticolato che, probabilmente per il suo peso, ha provocato il crollo. La statale 36 è ancora chiusa verso Lecco all'altezza di Annone Brianza e il traffico è deviato lungo strade alternative.
I quattro feriti sono tre bambini e l'autista del tir, un uomo di 50 anni. 

In una ricostruzione ufficiale dell'Anas sui tragici fatti di Annone Brianza, l'ente afferma esplicitamente di aver dato ordine di bloccare il cavalcavia anche con "ripetuti solleciti a una immediata chiusura". "Anas informa che, dalle prime ricostruzioni dei fatti, il cantoniere Anas addetto alla sorveglianza del tratto della strada statale 36 al km 41,900, sul quale alle ore 17.20 è ceduto il cavalcavia n. 17 della strada provinciale SP49, già attorno alle ore 14.00, avendo constatato il distacco di alcuni calcinacci dal manufatto, ha disposto immediatamente la loro rimozione e la parzializzazione della SS36 in corrispondenza del cavalcavia. Subito dopo il cantoniere, in presenza della Polizia Stradale, ha contattato gli addetti alla mobilità della Provincia di Lecco, responsabile della viabilità sul cavalcavia, e li ha ripetutamente sollecitati alla immediata chiusura della strada provinciale SP49 nel tratto comprendente il cavalcavia. Gli addetti della Provincia hanno richiesto un'ordinanza formale da parte di Anas che implicava l'ispezione visiva e diretta da parte del capocentro Anas, il quale si è attivato subito, ma proprio mentre giungeva sul posto il cavalcavia è crollato. Èstato inoltre accertato che il Tir che è precipitato dal cavalcavia provinciale era un trasporto di bobine di acciaio il cui notevole peso non è al momento noto".

La Provincia ieri ha risposto così: "Non serviva un'ordinanza, se Anas riteneva di chiudere la strada poteva chiuderla", spiega il responsabile della viabilità della Provincia di Lecco, Angelo Valsecchi spiegando che comunque "in emergenza potevamo chiudere il ponte", ma "la comunicazione da Anas alla provincia non era così esplicita".

"Alle 13,30 alla nostra sala operativa di Milano ci hanno chiamato dicendoci che c'erano dei calcinacci sulla statale 36 e io sono arrivato in meno di 10 minuti, poi ho visto a 250 metri una pattuglia della polstrada e l'ho fermata e ho avvisato il mio ufficio", ha riferito Tindaro Sauta, il capocantoniere dell'Anas, che è andato subito sulla statale 36 appena ricevuta la segnalazione dei calcinacci. L'Anas ha competenza sulla statale, ma non sul cavalcavia crollato che è provinciale.

"Apriremo rapidissimamente una commissione d'inchiesta", ha annunciato il viceministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, che si è recato personalmente sul luogo. La Procura di Lecco ha aperto un'inchiesta che sarà, con tutta probabilità, per omicidio colposo e disastro colposo. Saranno sentiti i testimoni e acquisita documentazione. (AA)

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