Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto all'Altare della Patria per rendere omaggio ai caduti con la deposizione della corona al Milite Ignoto, per le celebrazioni del 4 novembre, Giorno dell'Unita nazionale e della Giornata delle Forze armate. Mattarella è arrivato sul luogo della cerimonia accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano. Ha quindi ricevuto gli onori da parte di un reparto interforze, che ha suonato l'Inno nazionale.
Un paracadutista militare, Giuseppe Tresoldi, è atterrato al centro di Piazza Venezia con una bandiera tricolore di 250 metri quadrati. Nel frattempo, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha sorvolato l'area della cerimonia, disegnando il Tricolore sul cielo di Roma. Ultimo atto della cerimonia, la consegna delle onorificenze dell'Ordine Militare d'Italia allo Stendardo del primo Reggimento Aviazione Esercito 'Antares' e alla Bandiera di Guerra del primo reggimento Carabinieri 'Tuscania'. La ricorrenza del 4 novembre viene celebrata, oltre che a Roma, anche in 28 città italiane con l'iniziativa "Caserme Aperte" e "Caserme in Piazza": è possibile visitare strutture militari aperte al pubblico e musei, assistere a cerimonie di commemorazioni in diverse aree del territorio nazionale. Tutti i palazzi della Difesa inoltre, come lo scorso 2 giugno, sono coperti dalla bandiera italiana.
"Questa cerimonia è stata più bella del solito. Mi è piaciuta di più", ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando con i militari. Prima di lasciare piazza Venezia, il premier ha deciso di fare un breve saluto a chi ha riportato ferite in guerra. Tra loro c'era Gianfranco Paglia, tenente colonnello dell'esercito ed ex parlamentare.
Ai piedi del Vittoriano le massime cariche dello Stato: il premier Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, la presidente della Camera, Laura Boldrini (che in tarda mattinata saranno, rispettivamente, alla cerimonia al Sacrario militare dei Caduti d'Oltremare, a Bari, e al Sacrario militare di Redipuglia), il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi e i vertici delle Forze armate e di polizia. Presenti anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Davanti all'Altare della Patria sono schierati più di mille uomini e donne delle Forze armate e dei Corpi armati dello Stato. C'è anche una rappresentanza dei reparti di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza impiegati nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto. Presenti pure molti studenti delle scuole romane. Durante la cerimonia saranno consegnate le insegne dell'Ordine Militare d'Italia allo Stendardo del 1/o Reggimento Aviazione Esercito 'Antares' e alla Bandiera di Guerra del 1/o reggimento Carabinieri 'Tuscania'.
Il messaggio del Quirinale
"Ricorre oggi una data ricca di significato - si legge nel messaggio di Mattarella, inviato dal Quirinale - suggello dell'Unità Nazionale raggiunta ed espressione della riconoscenza del Paese per il contributo alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale offerto dalle Forze Armate. Donne e uomini in uniforme che oggi, in un contesto che se pur lontano dalle guerre di annientamento del secolo scorso, servono il Paese con gli stessi valori di lealtà, impegno e umanità, propri alla nostra storia. Lo strumento militare rivolge la sua attenzione alla salvaguardia della vita dei nostri concittadini e della stabilità internazionale, mettendo in evidenza qualità e capacità professionali e collaborando con Paesi alleati ed amici, per realizzare un ambiente nel quale possano prosperare la pace e lo sviluppo dei principi democratici e dei diritti della persona, nel rispetto delle differenti culture e sensibilità.
Il terribile terremoto che ha devastato intere comunità del Centro Italia, ha messo in luce, ancora una volta, il pronto e fondamentale contributo delle Forze Armate, in concorso e con il coordinamento della Protezione Civile, nell'assistenza della cittadinanza duramente colpita. Con generosità ed altruismo i nostri militari continuano a salvare vite nel Mediterraneo in una crisi che ha assunto dimensioni epocali, meritando la riconoscenza generale. Con questi sentimenti rivolgo il mio augurio ed un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri, i finanzieri e al personale civile della difesa che, con impegno e grande professionalità, operano in Italia e nelle missioni internazionali di pace. Un particolare pensiero vada a tutti i militari impegnati in missioni in Patria e all'estero, dai Balcani all'Afghanistan, dal Corno d'Africa alla Libia e al Mali, dal Mar Rosso al Mediterraneo, dal Kuwait all'Iraq, dal Libano alla Palestina. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!".
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