Il ministro per i rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi in Aula al Senato ha posto la questione di fiducia alla manovra di Bilancio. "A nome del governo, - ha detto - e autorizzata dal consiglio dei ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti articolo 1" del ddl sulla legge di bilancio "nel testo identico a quello approvato dalla Camera". In sottofondo mormorii dall'Assemblea. Il ministro ha lasciato subito dopo l'Aula.
La formalizzazione delle dimissioni al Colle potrebbe arrivare non prima di venerdì, il via alle Consultazioni tra sabato e lunedì, con l'obiettivo di far nascere il nuovo governo appena sotto Natale. Mattarella punta a convocare le elezioni non prima di disporre di una legge elettorale omogenea per Camera e Senato, quindi con un ulteriore intervento del Parlamento dopo la decisione della 'Consulta annunciata per il 24 gennaio.
Renzi chiede (al Colle e anche al Pd) di decidere tra un governo di 'responsabilità nazionale', con il coinvolgimento anche delle opposizioni, e il voto a breve. Decisiva sarà nel pomeriggio la Direzione del Pd.
Al Nazareno andrà in scena la resa dei conti interna dopo l'annuncio di dimissioni di Renzi. I Dem dovranno decidere cosa dire nelle consultazioni al capo dello Stato e il presidente del Consiglio, dopo la conferenza stampa della notte del No a Palazzo Chigi, farà sapere le sue intenzioni sul futuro, pubblico e privato: governo, partito, elezioni, vita politica. Ad agitare il confronto interno l'intervista a Repubblica dell'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che si dice 'pronto a unire la sinistra fuori dal Pd' e invita Renzi a dialogare per un'alleanza che lasci fuori gli ex del centrodestra, Alfano e Verdini.
Nelle opposizioni, intanto, il leader della Lega Salvini tende la mano al Movimento 5Stelle per l'obiettivo comune di andare al più presto al voto. 'Alzino il telefono - dice - su certi temi siamo d'accordo. Rinviare il voto è inconcepibile'. E minaccia altrimenti di far scendere in piazza il Carroccio.
Ma la notizia della giornata nel centrodestra è il nuovo ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano per nuovi controlli dopo 6 mesi dall'intervento al cuore. L'ospedale fda sapere che si tratta di una visita di routine e che potrebbe essere dimesso nel pomeriggio. Intanto, anche l'attenzione dei mercati è puntata sulla scena politica e, soprattutto, sull'ipotesi sempre più concreta di un decreto sulle banche che definisca i contorni del possibile intervento pubblico.
Anche stamattina le Borse europee sono positive, Milano guadagna oltre l'1% trainata dai titoli bancari e industriali, lo spread ha aperto a quota 156.
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