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Sempre più italiani lamentano problemi con medici di famiglia

Sempre più italiani lamentano problemi con medici di famiglia

Crescono gli italiani che lamentano problemi con medici di famiglia e pediatri e aumentano i medici che si rifiutano di prescrivere farmaci richiesti dai pazienti. E' quanto emerge dal 19/mo Rapporto Pit Salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva dal titolo "Servizio sanitario nazionale: accesso di lusso", presentato oggi a Roma. Una segnalazione su dieci delle 21.493 giunte nel 2015 da parte dei cittadini riguarda l'area dell'assistenza territoriale. In questo ambito, aumentano i cittadini che segnalano il rifiuto di prescrizioni da parte del medico (28,4%, +4% rispetto al 2014), gli orari inadeguati di ricevimento (25,4%, +12%), la sottostima del problema di salute (17,9%, +6%). Sul tema della salute mentale, i cittadini segnalano soprattutto il ricovero in strutture inadeguate. "Occorre una svolta - secondo Barbara Mangiacavalli, presidente Federazione dei Collegi degli infermieri Ipasvi - ovvero 'uscire dall'ospedale', perché è nell'assistenza territoriale che non raggiungiamo la sufficienza, ovvero laddove si trova la maggior parte dei cittadini che hanno problemi di salute. Le norme ci sono ma per attuarle servono volontà, sensibilità e cultura organizzativa". Quanto all'invalidità, infine, la lentezza dell'iter per il riconoscimento rappresenta il problema principale: dalla prima visita fino all'erogazione dei benefici economici si aspetta in media 30 mesi, due in più rispetto al 2014. "Tempi inaccettabili considerando che i cittadini che le chiedono sono affetti da malattie oncologiche, croniche e neurologiche degenerative", si legge nel rapporto.

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