Domenica 28 Aprile 2024

Ortodossi M5S Roma: via raggio magico o è finita

La Raggi incontra Grillo in albergo

"Eliminare il raggio magico ora o mai più". Questa la richiesta che sarebbe avanzata da esponenti di spicco della maggioranza alla sindaca di Roma Virginia Raggi dopo l'arresto di Raffaele Marra. La richiesta che rispecchierebbe quella dei parlamentari pentastellati 'ortodossi' implicherebbe la rinuncia a Salvatore Romeo, Renato Marra (fratello di Raffaele, a capo della direzione turismo) e anche al vicesindaco Daniele Frongia. Ancora, si vorrebbe che sindaca si aprisse di più al movimento nazionale.

L'ipotesi di andare avanti senza simbolo M5S nell'amministrazione del Campidoglio incontra già una prima opposizione forte. A essere contrari infatti sarebbero il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito e il capogruppo del Movimento Paolo Ferrara. Secondo i due questa ipotesi non sarebbe assolutamente praticabile. Il tema è già emerso ieri nella riunione di maggioranza, dopo che era circolata l'ipotesi che Beppe Grillo potesse levare il simbolo a Virginia Raggi.

"Virginia Raggi deve dimettersi (o autosospendersi fino a un chiarimento giudiziario) perché ha legato il proprio destino a quello di Raffaele Marra. Perché lo ha difeso strenuamente quando in molti, anche tra quelli del suo Movimento, le hanno fatto notare l'imbarazzante continuità di Marra con le esperienze amministrative precedenti". Lo dice, in un lungo intervento su Repubblica, lo scrittore Roberto Saviano sul caso M5S a Roma. La sindaca, aggiunge, "deve farsi carico delle sue responsabilità politiche e civili. Deve dar conto delle sue scelte ai cittadini, non soltanto quelli che hanno votato per lei", perché" Marra non è, come si è voluto far credere, una figura marginale. Marra è l'amministrazione Raggi". Partendo da questo, Saviano afferma che "l'arcadia idealizzata dal Movimento non esiste, non è mai esistita". Il Movimento, secondo Saviano, "sta evidenziando un altro dei suoi limiti, forse il più inquietante: è un movimento scalabile" e "questo è quanto accaduto a Roma, dove la destra vicina agli ambienti di Forza Italia e dell'ex sindaco Gianni Alemanno lo ha di fatto occupato". E, aggiunge, "Grillo lo sa bene, ne è perfettamente consapevole, ma finora non ha potuto riconoscerlo pubblicamente, forse nemmeno con i suoi più stretti collaboratori, perché significherebbe alzare bandiera bianca".

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