La situazione di Alitalia ci dice che l'azienda "è stata gestita male". Lo dice il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda parlando a Radio anch'io rispondendo a una domanda sulla situazione della compagnia aerea e sul rischio di esuberi. "E' un'azienda - ha detto - totalmente privata che ha problemi significativi di gestione. Non esiste che si parli di esuberi prima di parlare di piano industriale. Nessuna azienda si salva senza piano industriale". Il ministro ha affermato che le colpe della gestione di Alitalia "non devono ricadere sui lavoratori". Calenda ha ricordato che l'azienda è privata e che il giudizio spetta agli azionisti ma che il Governo non vuole sentire parlare di esuberi prima di parlare del piano industriale.
Montezemolo, imperativo piano in tre settimane - "Tra tre settimane" ci sarà un piano "forte e coraggioso" per Alitalia, dice il presidente Luca Cordero di Montezemolo: il progetto su cui già si lavora "sarà ulteriormente rivisitato da un advisor industriale condiviso tra i due soci perchè non deve essere solo dei manager ma pienamente condiviso da soci arabi e soci italiani". Rispettare i tempi "si deve", "è imperativo". Sarà la base per un "costruttivo" confronto con Governo e sindacati, "triangolo importante per affrontare in modo drastico e condiviso il modello di business".
Ieri in vista dello sciopero generale del settore in programma il 20 gennaio e considerata la "grave situazione" della compagnia, i sindacati hanno messo nero su bianco la loro preoccupazione e inviato una lettera al Governo per chiedere un incontro "urgentissimo". E non potendo ancora aprire l'atteso confronto sul Piano di rilancio della compagnia, hanno anche aperto formalmente le procedure che potrebbero portare alla proclamazione di uno sciopero a febbraio.