
"Siete soli? Cercate un'anima gemella? L'Agenzia Infame vi da' la possibilita' di coronare il vostro sogno: questa sera abbiamo con noi il signor...? Come vi chiamate?" "Pietro Giordano" "Detto?" "Il Gobbo di Palermo". "Signor Giordano, perche' si e' rivolto alla nostra Agenzia?" "Per avere un'anima gemella, possibilmente sicula, con la quale condividere la mia triste esistenza". "Lei e' solo da quanto?" "Da tutta la vita...". E' morto Pietro Giordano. Maschera surreale e tragica, per certi aspetti terribile della Cinico Tv di Daniele Cipri' e Franco Maresco, parte di quel mondo da post-catastrofe, in macerie e irredimibile popolato da 'scarti umani', da una umanita' terribile di brutti, sporchi e cattivi. Fu volto riconoscibilissimo in diverse opere del tandem di registi che gli riconosceva grandi doti, come dimostro' anche nel film 'Il ritorno di Cagliostro' del 2003. Era facile incontrarlo tra le strade della citta', Giordano, con il suo incedere senza fretta, gli occhi spesso rivolti a terra. Da tempo frequentava un locale nel centro di Palermo, l'Officina Di Dio, e la sua pagina Facebook sta raccogliendo la sorpresa e il dispiacere di centinaia di persone che negli ultimi cinque anni si erano abituati a vederlo due volte al giorno, per il caffe' e una Coca cola. "Ciao Pietro, in questi ultimi cinque anni ci siamo fatti compagnia. Ieri il tuo ultimo bicchiere di Coca cola", scrive il titolare del locale, Alessandro Di Dio. Se ne e' andato per sempre nella sua abitazione di via Isidoro La Lumia.
L'universo assurdo e grottesco di Cipri' e Maresco fu catapultato nelle case degli italiani da Raitre, dove la serie ando' in onda e poi riproposta in porzioni ridotte, ma sempre 'indigeste' da Blob e Fuori Orario. Una scommessa che offriva una chiave di lettura, disse una volta Enrico Ghezzi, del Paese degli anni Novanta, decennio chiave di un mutamento culturale, "e' stato uno sguardo abissale". Era il mondo di Rocco Cane, del ciclista Francesco Tirone, del petomane Giuseppe Paviglianiti, delle 'schifezze umane' Carlo e, appunto, Pietro Giordano, del triste e afono uomo in mutande Miranda. Ancora Ghezzi: "Non urlo o risata fragorosa: urli muti, subito troncati, senza eco, e risate a freddo. Comicita' minima e iperbolica". E ora? "Soffre signor Giordano?". "Qualche privazione, ma poteva andare peggio... laggiu' si sta molto meglio che quassu'...".
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