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Renzi vuole il voto subito
D'Alema la scissione

Renzi vuole il voto, D'Alema la scissione

Il segretario del Pd Matteo Renzi in pressing: o si arriva entro il 13 febbraio ad un accordo tra i partiti per una nuova legge elettorale, o si vota al più presto, ovvero a giugno. L'ex premier  pone le condizioni, mentre D'Alema evoca la scissione: se si arrivasse a nuove elezioni senza prima aver cambiato la legge elettorale, dice, scatterebbe il 'liberi tutti'.

Il ministro Graziano Delrio a L'intervista di Maria Latella a SkyTg24: 'Il governo lavora senza pensare a scadenze, e minacciare scissioni non aiuta a fare proposte'.

Emiliano chiede il congresso 'pronto alle carte bollate' e si candida. Marcucci: il congresso è previsto a dicembre. 

Pd:Emiliano,se mia candidatura segreteria utile ci sto - "Se c'è un congresso, e mi auguro ci possa essere una unica candidatura alternativa a quella del segretario uscente, e se io capisco che questa candidatura può essere utile e incarnata da me, non ho nessun problema. Se ce n'è un altro che funziona meglio di me non ho nessun problema a fare campagna elettorale per lui". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), parlando con Lucia Annunziata nel corso della trasmissione 'In 1/2 ora'.

Emiliano, anche carte bollate per avere Congresso - "Siccome questa posizione è insostenibile, si può perfino arrivare alle carte bollate per obbligarlo a fare il Congresso". Lo ha detto, parlando di Renzi, il presidente della Puglia, Michele Emiliano, a 'In 1/2 ora'. "Io - ha aggiunto - consiglio vivamente al segretario di iniziare immediatamente la procedura per il congresso perché se non lo fa è in una tale difficoltà politica che rischia di uscirne assolutamente azzerato come soggetto legittimato a guidare il partito". "Quindi - ha rilevato Emiliano - prima cominciamo meglio è".

Pd: commissione garanzia, congresso? Statuto e' rispettato  - Le parole del presidente Emiliano non sono accettabili, perché demoliscono le regole di vita democratica del nostro partito. Emiliano invoca il congresso ma sa che le regole sono chiare in proposito e che la commissione nazionale di garanzia ne ha sempre assicurato il rispetto". Così il presidente della commissione di garanzia del Pd Gianni Dal Moro replica a Emiliano. "Sotto la mia Presidenza - dice Dal Moro - abbiamo affrontato casi delicati e complicati e tutte le deliberazioni della commissione di garanzia, dove tutte le componenti sono rappresentate, sono state assunte con mai un voto contrario. Per questo non posso accettare quanto affermato dal Presidente Emiliano e cioè che si dica che se il Segretario Matteo Renzi non convoca ora il congresso non starebbe rispettando lo Statuto, perché è una falsità e mima la credibilità della Commissione che presiedo. Quanto deliberato invece a larghissima maggioranza nell'ultima assemblea nazionale del partito e quanto sin qui deciso dal segretario nazionale è pienamente nel rispetto delle regole".

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