«Quando sono stato ad Amatrice dopo il terremoto non ci volevo credere. Quello è un paese in zona S1, nessuno che avesse fatto alcunché per reggere a quel terremoto quando ho trovato un libro del 1630 che si chiama "Sopra il terremoto della città di Matrice e del suo Stato". Ci avevano fatto i libri, secoli fa. Noi tutto dimenticato. Quando è così, certo non puoi parlare di evento "cigno nero"». Lo ha detto il geologo Mario Tozzi intervenendo oggi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Cassino e del Lazio meridionale. Secondo Tozzi, «non possiamo prevedere il terremoto, ma sapere che quelle sono zone attive sì. Non abbiamo preso le tragedie precedenti come catastrofi che ci aiutassero a muoverci diversamente. Noi dopo il terremoto del 1908 di Messina - ha aggiunto - siamo andati quasi peggio. Non peggio, ma le immagini di Messina sono simili, direi in qualche misure pure migliori, di quello che abbiamo visto ad Amatrice».