Da Facebook, Instagram a Twitter: sono i social network le applicazioni per smartphone al momento più gettonate, ma entro un paio d'anni saranno surclassate dalle applicazioni per i messaggi. Sono queste infatti, secondo le previsioni della società di ricerca Gartner, le app che stanno attirando un numero sempre maggiore di utenti insieme agli assistenti personali virtuali, tipo Siri di Apple, Google Assistant o Cortana di Microsoft. Tanto che Whatsapp, una delle chat più popolari, sta diventando sempre più multimediale; mentre Allo di Google prepara lo sbarco sui computer. Secondo un'indagine realizzata in Stati Uniti, Gran Bretagna e Cina, il numero di utenti di chat e 'assistenti' personali sono in continuo aumento: il 35% degli intervistati ha usato assistenti virtuali nel 2016 (+4% rispetto all'anno prima), il 71% ha usato app di messaggi (+3%). Siri e Google Now (ora rimpiazzato da Assistant) sono stati gli assistenti "smart" più usati tra utenti americani e britannici, interpellati per controllare le previsioni meteo (70%), per cercare luoghi (44%), per leggere notizie (44%). App come queste potrebbero soppiantarne altre, ad esempio quelle del meteo o di news. Per il momento sono le chat comunque a minacciare la supremazia dei social tra le app: Facebook Messenger (81%) e WhatsApp (61%) sono le più usate in Usa e Gran Bretagna, mentre WeChat domina in Cina (95%). "Stiamo assistendo all'inizio dell'era post app", spiega Jessica Ekholm, direttore di ricerca di Gartner. Questo significa che "gli utenti stanno cominciando a usare sempre meno applicazioni sui loro smartphone. Alla fine del 2016 solo il 33% degli intervistati aveva usato da sei a 10 app al mese, in calo del 6,2% rispetto all'anno prima". Le persone, spiega l'analista, sono alla ricerca "di app sempre più coinvolgenti e ricche", che magari consentono di accedere a più servizi dall'interno. Un bisogno evidenziato dall'ascesa delle applicazioni di assistenti personali virtuali che sfruttano ormai non solo riconoscimento vocale ma anche intelligenza artificiale. E proprio con questo obiettivo che WhatsApp sta diventando sempre più multimediale. A otto anni dal suo lancio e con un bagaglio di oltre un miliardo di utenti, ha deciso di andare oltre ispirandosi un po' a Facebook, a cui appartiene, un po' alle Storie di Snapchat e Instagram. Di recente ha aggiunto gli aggiornamenti di stato comprensivi di foto, video e Gif animate che scompaiono nel giro di 24 ore. Mentre Allo, la chat di Google per gli smartphone che sfrutta l'intelligenza artificiale, prepara lo sbarco sui computer per competere meglio con i rivali.
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