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I “dissidenti” Pd partono maluccio

I “dissidenti” Pd partono maluccio

Il lavoro e la «discontinuità» con Renzi sono i due fulcri di «Democratici e Progressisti», il nuovo soggetto a sinistra del Pd presentato ieri a Roma da Roberto Speranza, Enrico Rossi, Massimiliano Smeriglio e Arturo Scotto. Un Movimento che si propone di essere il motore della «costituente di un rinnovato centrosinistra», nel quale sarebbe protagonista anche il Pd, ma «derenzianizzato». Di qui l’auspicio che al congresso Pd si affermi Andrea Orlando e che Giuliano Pisapia (Sinistra italiana) scelga il dialogo con il nuovo Movimento.

Ma già c’è una grana. «Democratici e progressisti», con tanto di simbolo, già esiste: il nome è stato usato per una lista presentata alle Regionali della Calabria, nel novembre 2014, a sostegno di Mario Oliverio, oggi governatore. Ebbene, il nome scelto da Speranza & Co. è «Articolo 1-Movimento democratico e progressista». I detentori del simbolo della lista del 2014 – in testa il deputato Pd della segreteria renziana Ernesto Carbone – preparano la carta bollata. 

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